Assegno al nucleo familiare: si rivedono i parametri

Assegno al nucleo familiare: si rivedono i parametri

L'Inps ha aggiornato i parametri per il calcolo dell'assegno al nucleo familiare

Pubblicato il 16 aprile 2019

L’opportunità di accedere a bonus e assegna statali è una strada percorsa da un gran numero di famiglie che, per diverse ragioni, hanno bisogno di ricevere un sostegno economico. Si tratta di interessanti possibilità, alternative rispetto alla richiesta di un prestito personale, che permettono di contare su agevolazioni vantaggiose per portare a termine diversi tipi di progetti o ricevere un concreto aiuto per far fronte alle spese quotidiane.

Uno dei temi più caldi di queste settimane riguarda l’assegno al nucleo familiare per il 2019, per il quale è prevista una verifica dei parametri a partire dal 1 luglio. Nei fatti l’Inps procederà alla verifica del diritto e della misura del reddito, predisponendo specifiche tabelle che rimarranno valide fino a giugno 2020. Questa particolare prestazione, strettamente riservata a dipendenti, pensionati e iscritti alla gestione separata Inps, sarà rivista sulla base del nuovo indice Istat che tra il 2017 e il 2018 è aumentato dell’1,1%.
Tale assegno è influenzato dal reddito familiare che ne determina sia il diritto sia la misura; viene preso in considerazione l’intero nucleo del lavoratore che ne fa domanda, compresa l’eventualità di un coniuge non legalmente separato e figli maggiorenni se inabili.
Sulla base del numero dei componenti di un dato nucleo familiare, l’Inps fissa un importo annuale commisurato al reddito (meno reddito, più assegno). 
Facendo un esempio pratico, per una famiglia composta da due genitori e due figli minori si può partire dai 3.100 euro annui per redditi fino a 14.542 euro, almeno fino al prossimo luglio 2019. Dopo questa data la soglia reddito sarà fissata ai 14.702 euro. Ogni 114,98 euro in più di questa soglia saranno create delle classi di reddito che corrisponderanno ad assegni di entità decrescente.

È importante ricordare che, seppur disponendo di un reddito nei limiti per presentare la richiesta dell’assegno, possono procedere solamente coloro che hanno delle entrate che corrispondono per il 70% da reddito di lavoro dipendente o pensione; sono esclusi da tale soglia ad esempio i contratti di lavoro autonomo. 


 

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Il profilo dell'autore

Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.

Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.

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