Aggiornati i tassi per la cessione del quinto
L'Inps aggiorna i tassi di interesse per la cessione del quinto
Pubblicato il 19 febbraio 2016
Novità per tutti coloro che desiderano richiedere un finanziamento tramite cessione del quinto del proprio stipendio. Sono stati infatti aggiornati di recente, dall’Istituto Nazionale di Previdenza, i tassi di interesse applicabili a tale specifica forma di prestito personale, in vigore per il periodo che va dal 1° gennaio e si conclude con il 31 marzo del 2016.
Lo scorso 5 gennaio è stato reso noto che, a seguito del decreto del 21 dicembre 2015, il Ministero dell’Economia ha messo in luce i nuovi tassi effettivi globali, modificando di conseguenza anche le soglie di usura ed i tassi generici, in base all’importo del prestito e dell’età del richiedente.
Entrando maggiormente nel dettaglio di questi aggiornamenti per i primi mesi del 2016, i tassi medi stimati sono del 12,20% per le richieste di liquidità che non superano i 5.000 euro, con tasso di usura al 19,25%; al contrario, per le erogazioni oltre questa soglia i tassi medi sono del 10,99% con il tasso soglia di usura del 17,73%. Per i pensionati i tassi variano in base all’età ed alla somma: coloro che non hanno superato i 59 anni e desiderano ottenere in prestito una cifra inferiore ai 5.000 euro avranno un tasso del 9,09%, mentre per i prestiti di importi superiori il tasso è dell’8,71%. Chi invece ha un’età compresa tra i 60 ed i 69 anni ha un tasso del 10,69% se il prestito è inferiore ai 5.000 euro, altrimenti sarà del l’8,71%. Infine per i richiedenti con età compresa tra i 70 ed i 79 anni i tassi sono fino a 5.000 euro del 13,29% oppure del 12,91% per somme che vanno oltre.
Fare domanda per la richiesta di una liquidità aggiuntiva attraverso la cessione del quinto non presenta di norma grosse difficoltà in quanto gli istituti finanziari e bancari hanno già una sorta di garanzia base, rappresentata dalle entrate costanti del richiedente. Ricordiamo infatti che sostanzialmente la cessione del quinto si differenzia dalle altre forme di prestito personale anche per la durata che, in tutti i casi, non può superare i dieci anni. Non solo, come già accennato a differire sono anche le modalità di rimborso; sotto quest’ultimo punto di vista il pagamento della rata mensile avviene attraverso una trattenuta diretta dalla busta paga, o dalla pensione del richiedente, che comunque – come sottolinea anche il nome – non supererà mai un quinto dello stipendio, o della pensione.
Altre news
- Gli italiani spendono di più e mangiano meno (10 ottobre 2024)
- Successo fai-da-te: italiani innamorati del bricolage (9 ottobre 2024)
- Sempre più in crescita le richieste di prestito (4 ottobre 2024)
- Ecco quanto costa comprare a rate (2 ottobre 2024)
- Arriva l'autunno, cadono le foglie e anche l'inflazione. Forse (1 ottobre 2024)
Scrivi un commento
Preventivo prestito
Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.
Il profilo dell'autore
Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.
Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.