Studenti, estinguere il prestito in anticipo si può
Estinguere in anticipo un prestito d’onore richiesto per sostenere gli studi universitari: si può? Certo. Per questo tipo di agevolazione, infatti, valgono le stesse regole in vigore per tutti i finanziamenti: il prestito d’onore si può estinguere parzialmente o totalmente, qualora se ne abbia la possibilità, in qualunque momento precedente alla scadenza fissata dal contratto. Quanto all’estinzione totale, due le condizioni dalle quali non si può prescindere: la disponibilità della somma che consente l’estinzione oppure la sostituzione del prestito con un altro più conveniente. Consideriamo il primo dei due casi. Se si entra in possesso di una somma di denaro, automaticamente scattano due opzioni: spenderla per altri fini e continuare a restituire il prestito d’onore a rate e con gli interessi come già stabilito; oppure usarla per togliere di mezzo il prestito in questione.Ogni scelta è valida. Va comunque considerato che l’estinzione anticipata totale del prestito toglie un pensiero, rende il bilancio personale o familiare più sostenibile e fa risparmiare i soldi che, strada facendo, andrebbero comunque versati per gli interessi.
Il punto sulla convenienza vale meno se si è alle ultime rate. Come abbiamo già scritto in altre occasioni, in Italia vige infatti il metodo di ammortamento “alla francese”, in base al quale le prime rate includono una più larga parte di interessi passivi, il cui peso sulla singola rata cala man mano che si prosegue con il rimborso, con il risultato che verso la fine l’incidenza diventa irrisoria. Ricordatevi che per i prestiti inferiori ai 10mila euro non esiste penale. E che comunque non può mai essere più alta del totale degli interessi residui fino alla scadenza del contratto. L’estinzione parziale, invece, consente di accorciare la durata del rimborso mantenendo ferma la rata oppure di confermare i tempi di restituzione ma rivedendo al ribasso l’importo delle rate rimanenti. In un momento in cui è importante poter riorganizzare le spese mensili per amministrare con più serenità il bilancio personale o familiare, un intervento come questo può avere la sua importanza.
In generale, il prestito d’onore per gli studenti universitari serve ad affrontare senza ansie il percorso in ateneo: è infatti destinato a chi frequenta corsi di laurea triennale o specialistica, master universitari o corsi post laurea. Lo si può scegliere consultando i prodotti messi a disposizione a questo scopo dalla banca o dalla finanziaria di fiducia, valutando le varie possibilità sul mercato attraverso apposita ricerca su comparatori online come Prestiti.it oppure chiedendo direttamente in università. Molti atenei, infatti, hanno appositamente varato negli anni specifiche convenzioni con le banche. Tempi e modi di rimborso cambiano in base al prodotto e alla presenza di una compartecipazione degli enti pubblici. La restituzione, rateale, inizia quando lo studente conclude il suo percorso o quando comincia a lavorare. In genere questo tipo di finanziamenti presenta condizioni più vantaggiose rispetto ai prestiti tradizionali, proprio perché si lega a convenzioni fra banche e atenei o a iniziative sociali. Essendo pensato per persone che non hanno reddito, è connesso al curriculum di studi e accordato anche in base a requisiti di merito.
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Il profilo dell'autore
Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci
Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.
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