Molti italiani chiedono prestiti per smartphone e tablet
Meno consumismo, più consumi. Gli italiani si tengono stretto quello che hanno finché proprio non va più. Basti pensare ai frigoriferi e alle lavatrici, che si cambiano solo e soltanto se non c’è più alternativa. Esiste un’unica categoria di articoli su cui si fa ancora volentieri eccezione: è, neanche a dirlo, la tecnologia. Cellulari e pc si rimpiazzano anche se sono nuovi, perché intanto è uscito un modello più evoluto. La fotografia del consumatore medio italiano la scatta, come ogni mese, l’osservatorio di Findomestic, banca specializzata nel credito al consumo che fa parte del gruppo Bnp Paribas.
L’edizione di novembre dell’indagine conferma che sull’atteggiamento verso gli acquisti pesa la fiducia sulla situazione del Paese. Un sentimento che rimane ai livelli più bassi: 3,2 punti a ottobre, su una scala da 1 a 10 che fissa a 7 la soglia dell’ottimismo. Qualche differenza, a livello regionale, c’è: da agosto nel nord est il grado di fiducia è in recupero, mentre il nord ovest è stabile e sud, isole e centro Italia sono tendenzialmente calanti.
Di fronte agli smartphone, però, nessuno resiste alla tentazione. Seducono meno, ma seducono, personal computer e televisori. Tolte queste voci di spesa, su tutto il resto gli italiani si accontentano di quello che hanno e si decidono a cambiarlo solo quando è talmente vecchio da non andare più. Per capirci: secondo l’osservatorio Findomestic, sono il 42% gli italiani che rimpiazzano lo smartphone sulla scia dell’effetto novità, e un 32% compra un pc nuovo di zecca per lo stesso motivo, mentre appena un 10% mette mano al portafoglio perché il mercato propone modelli di frigo più recenti. Uguale discorso per le lavatrici: la quota di chi spende sull’onda dell’euforia si attesta al 12%.
Non meraviglia, poi, che sulle automobili e le due ruote a fare la differenza siano gli incentivi. Solo il 21% dei consumatori è disposto a lasciare una macchina vecchia per una nuova, ma la percentuale sale in presenza di agevolazioni. Se il contributo fosse uguale o superiore a 3mila euro, il 75% degli interpellati ha ammesso che sul cambiamento ci farebbe un pensierino. Solamente il 3% degli italiani, infine, è disposto a sostituire moto e scooter anzitempo.
Le previsioni d’acquisto a tre mesi dicono che all’orizzonte si profila una leggera flessione per frigo e lavatrici. Stabili i piccoli. In aumento l’interesse per tv e alta tecnologia. Buone le prospettive per tablet, e-book e telefonia, mentre i pc perdono terreno. Si confermano le intenzioni di comprare videocamere, moto, scooter e auto usate. Dopo il calo di settembre, i progetti di acquisto di auto nuove salgono all’8,4%. Sostanzialmente stabile l’interesse verso mobili, case e ristrutturazione.
Sia come sia, i dati delle ultime settimane spingono ad aspettarsi un possibile ritorno dell’appetito per il consumo. Per dirne una, il costo del denaro a settembre ha mostrato una flessione interessante: secondo la Banca d’Italia, le famiglie pagano il 4,11% in media sui prestiti, contro il 4,14% del mese precedente. Segnali positivi anche dalle imprese industriali, che mediamente versano il 3,60% sui finanziamenti, con un calo dello 0,5% rispetto al mese prima.
Ultima nota dall’osservatorio Findomestic: gli italiani, da sempre popolo di risparmiatori, presentano una propensione all’accumulo in deciso recupero. A settembre, il 12,8% degli intervistati aveva espresso l’intenzione di ritoccare al rialzo la quantità di risorse da accantonare di qui a un anno. A ottobre, è stato il 15,8% a dichiarare questa volontà. In termini percentuali, è il numero più alto di tutto il 2012.
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Il profilo dell'autore
Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci
Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.
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