IA e credito al consumo
21 feb 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.

Viviamo – si sa – nella grande era dell’Intelligenza Artificiale. Cos’è, esattamente, l’Intelligenza Artificiale? Semplificando molto, potremmo definirla come il complesso mix di tecnologie che interagiscono tra di loro per consentire alle macchine di comprendere, apprendere e agire sul modello del cervello umano.
L’IA e la “curva di adozione”
Oggi, magari, non tantissimo. Ma, secondo diverse stime e proiezioni, entro il 2030 l’IA sarà realmente e profondamente presente nella nostra vita di tutti i giorni, nel nostro lavoro, in ogni altra nostra attività: condurrà analisi, scriverà codici, costruirà prodotti e li venderà, assisterà i clienti, coordinerà team e organizzazioni, prenderà decisioni strategiche. Insomma, nel 2030 gli strumenti di AI saranno dei “mai più senza”.
Quel che possiamo ragionevolmente aspettarci è la classica “curva di adozione”. O, per dirla alla Ernest Hemingway, “gradualmente, poi all’improvviso”. Al momento, quel che appare certo è che la transizione sarà inevitabile: se non altro perché i sistemi di Intelligenza Artificiale saranno in grado di fare molto di quello che facciamo oggi noi umani, solo in modo più rapido ed economico.
Se ti diciamo tutto questo è perché le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale stanno diventando sempre più rilevanti anche nel credito al consumo, in virtù della loro capacità di migliorare l’efficienza e la precisione dei processi decisionali. Vediamo come.
IA nella valutazione del rischio di credito
Intelligenza Artificiale e machine learning possono rivelarsi utili nel passare al setaccio una vasta gamma di dati, consentendo in tal modo una valutazione ancor più accurata del rischio di credito. Modelli avanzati possono integrare il “tradizionale” set di informazioni con dati in qualche modo complementari, come per esempio le transazioni bancarie e i comportamenti online, allargando così la base di clienti potenzialmente ammissibili.
L’Intelligenza Artificiale può migliorare – e in modo significativo – i modelli di cosiddetto “credit scoring”, il metodo statistico che permette di soppesare l’affidabilità creditizia e la solvibilità di una persona.
Facendo ricorso ad algoritmi di machine learning, le istituzioni finanziarie possono ricavare previsioni più precise sulla solvibilità dei consumatori, riducendo così i rischi di sovraindebitamento e incrementando la precisione delle decisioni in merito ai prestiti da erogare.
Rilevamento e contrasto delle frodi
I sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale possono inoltre rivelarsi molto utili nel monitorare le transazioni in tempo reale, per rilevare comportamenti sospetti e prevenire le frodi.
Grazie all’apprendimento automatico, tali sistemi possono adattarsi con molta rapidità alle nuove tecniche fraudolente (un tema, questo, che abbiamo trattato spesso recentemente, perché appare sempre più urgente, proprio alla luce del tumultuoso progresso tecnologico), migliorando la sicurezza di ogni operazione finanziaria.
Largo a servizi più personalizzati
L’Intelligenza Artificiale consente poi alle istituzioni finanziarie di offrire servizi ancor più personalizzati: attraverso l’analisi dei dati, infatti, è possibile mettere a punto offerte su misura per ciascun consumatore, migliorandone l’esperienza e la soddisfazione.
L’implementazione di chatbot e assistenti virtuali basati sull’IA può semplificare e velocizzare il processo di richiesta dei prestiti: questi strumenti possono gestire i quesiti più frequenti e accompagnare i consumatori in tutto l’iter della domanda, idealmente riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza operativa.
Migliorerà realmente la nostra esperienza?
Alla luce, infine, dell’evoluzione delle normative sul credito al consumo, l’Intelligenza Artificiale può aiutare le istituzioni ad assicurare la conformità alle nuove leggi e regolamenti.
Insomma, l’Intelligenza Artificiale pare offrire tutta una serie di opportunità anche nel credito al consumo, in particolare in termini di valutazione del rischio, personalizzazione dei servizi, sicurezza delle transazioni, efficienza operativa e aderenza alle norme.
Migliorerà realmente anche la nostra esperienza in quanto consumatori? Solo il tempo potrà dircelo. Intanto, per ogni dubbio e necessità di chiarimento, sentiamoci pure liberi di rivolgerci all’assistente – umano – che può riceverci allo sportello della banca o nell’ufficio della società finanziaria.
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