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Effetto Bce sul credito

7 mar 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.

Aumento tassi Bce c Calypso77 lr

Giovedì 6 marzo, la Banca Centrale Europea ha ulteriormente abbassato i tassi d’interesse. Ciò significa che il credito ci costerà meno. Vale anche per il credito al consumo. Il consiglio direttivo della Bce ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento: i tassi sulle operazioni di deposito, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale sono scesi, rispettivamente, al 2,50%, al 2,65% e al 2,90%.

“La riduzione è una buona notizia”, commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, “e da questo punto di vista va detto che le banche, con significativa sensibilità sociale, avevano anticipato da gennaio dello scorso anno le decisioni della Bce, iniziando a tagliare i tassi d’interesse su mutui e credito al consumo”.

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Tassi: l’impatto dei tagli sul credito al consumo

Ma torniamo alla decisione del 6 marzo. La revisione al ribasso avrà un impatto positivo sul mercato immobiliare, e non solo. Ci sono vantaggi anche per il credito al consumo: fare shopping a rate sarà più conveniente. Secondo stime della Fabi, infatti, la media dei tassi d’interesse per il credito al consumo potrebbe presto posizionarsi intorno al 7,65%.

Questo dopo che negli anni scorsi hanno superato il 10%, arrivando a picchi vicini al 15%. Oggi la media è poco sopra l’8%, ma è ragionevole supporre che, alla luce del taglio Bce, ci si possa ora avvicinare al 7,5%.

Qualche simulazione, inquadrare meglio la questione:

  • per una lavatrice da 700 euro, comprata con un finanziamento di cinque anni, la rata mensile sarà di 14 euro;
  • per uno smartphone da 850 euro, acquistato con un prestito di due anni, la rata sarà di 40 euro al mese;
  • per un televisore da 1.200 euro, preso con un finanziamento di tre anni, la rata mensile ammonterà a 39 euro;
  • un viaggio da 5.000 euro, finanziato in tre anni, prevedrà una rata di 161 euro al mese;
  • per finire, un’automobile da 20.000 euro, per la quale si è fatto un prestito di sei anni, la rata sarà di 357 euro mensili.

Non dimentichiamo che gli interessi pesano sulle rate

Fare shopping a rate è una soluzione diffusa, nel nostro Paese. Ma, come sottolinea la Fabi, spesso tendiamo a sottovalutare l’impatto degli interessi sulla spesa complessiva. Giusto per fare qualche esempio: ipotizzando un tasso fisso del 7,65%, la lavatrice da 700 euro ci costerà alla fine 869 euro; lo smartphone da 850 euro ce ne costerà 949 euro; per il televisore da 1.200 euro, arriveremo a sborsare 1.388 euro.

Più l’acquisto è costoso, più sale l’impatto degli interessi. Per dire: il viaggio da 5.000 euro ci verrà a costare 5.784 euro, l’automobile da 20.000 euro avrà un costo complessivo di 25.683 euro.

Teniamo sempre presente l’impatto dei tassi

Il finanziamento ci permette di distribuire il pagamento nel tempo e rende l’acquisto più accessibile. Implica però un costo aggiuntivo, legato alla rateizzazione, che certe volte sottovalutiamo. Maggiore è la durata del piano di rientro, più interessi si pagano interessi e più consistente sarà il costo finale del bene. Questo ha una serie di ripercussioni sul reddito disponibile.

Perciò, quando decidiamo di comprare a rate, dobbiamo valutare con molta attenzione la durata del finanziamento e il costo totale.

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