Cos’è il credito al consumo

Cos’è il credito al consumo? Ripassare l’argomento può rivelarsi utile, e quindi lo facciamo seguendo la scaletta fornita dalla guida sul tema diffusa tempo fa dalla Banca d’Italia. Il credito ai consumatori, spiega Bankitalia, “è un finanziamento per acquistare beni e servizi importanti per sè o per la propria famiglia o per affrontare situazioni in cui è necessario disporre di denaro liquido”. La linea di credito - che quindi deve essere destinata a soddisfare bisogni personali, legati alla propria vita privata e familiare, e non aziendali o comunque connessi alla sfera professionale - può avere un ammontare compreso tra i 200 e i 75mila euro e può essere erogata da una banca o da una finanziaria autorizzata, anche per il tramite di un fornitore di beni o servizi, come per esempio un concessionario di auto.

Non sono da ritenersi credito ai consumatori, invece, i finanziamenti sotto i 200 euro e quelli che superano i 75mila euro, i finanziamenti che non comportano il versamento di interessi o di altri costi, i finanziamenti richiesti per comprare un terreno o un immobile, i finanziamenti la cui durata va oltre i cinque anni e che sono garantiti da un’ipoteca immobiliare e gli sconfinamenti, ossia l’uso di somme superiori al proprio saldo di conto corrente o al fido ottenuto in conto corrente. Rientrano nella categoria del credito al consumo, fra gli altri, i prestiti personali e i prestiti finalizzati. I primi funzionano così: il creditore consegna l’importo al debitore in un’unica soluzione e il debitore, poi, lo restituisce a rate. Per proteggersi dal rischio di insolvenza, il creditore può chiedere al consumatore di presentare garanzie personali come la fideiussione - con una terza persona che si impegna a farsi carico delle rate nel caso in cui il debitore abbia difficoltà a far fronte al rimborso - o di stipulare una polizza assicurativa, senza che l’una cosa escluda l’altra.

Il prestito finalizzato è invece una forma di finanziamento che si sottoscrive per comprare uno specifico bene o servizio, da rimborsare poi a rate. Il consumatore si accorda direttamente con il venditore - per esempio il concessionario automobilistico - il quale viene immediatamente e interamente pagato dal creditore, a cui poi il debitore verserà le rate di rimborso. Il tutto avviene a valle di precise convenzioni fra i rivenditori e le banche o le società finanziarie: queste ultime erogano il prestito, ma è il rivenditore a gestire la pratica per conto loro. Riassumendo: nei casi in cui il finanziamento serva a comprare un bene o un servizio, ci si può rivolgere direttamente al punto vendita, che sbriga ogni pratica legata alla preparazione al contratto di finanziamento collegato alla vendita. In alternativa, il credito al consumo si può richiedere a banche e società finanziarie autorizzate, le quali a loro volta possono avvalersi di agenti e mediatori creditizi. Può presentare richiesta di finanziamento con credito al consumo chiunque sia in grado di dimostrare di riuscire a versare le rate secondo le scadenze stabilite: è il cosiddetto “merito creditizio”, attentamente valutato dal finanziatore prima di erogare qualunque prestito.

 

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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