Accumulare troppi prestiti può essere un rischio
3 gen 2017 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Accumulare troppi prestiti pur di fare bella figura? Il rischio c’è. E lo ha messo in evidenza l’Osservatorio di Prodeitalia in occasione del recente Natale. D’accordo, la festa oramai è andata. Però, bisogna ammetterlo, la tentazione di spingerci oltre ciò che consentono le nostre possibilità è sempre viva e presente: magari perché ci piace quel divano che è in vendita a un prezzo così scontato che chissà poi quando ci ricapita, o perché quel televisore sembra proprio un’occasione che è un peccato lasciarsi scappare, oppure perché c’è quell’automobile che giusto adesso, all’inizio dell’anno nuovo, con la rottamazione di un vecchio veicolo, viene via per una cifra che però, non è mica male. E allora ecco un consiglio sempre valido elargito a ridosso del Natale appena trascorso da Prodeitalia, consorzio di professionisti nato a valle della legge 3/2012 - che è intervenuta sulla delicata materia dell’indebitamento eccessivo introducendo la procedura per gestirlo - allo scopo di assistere appunto i debitori in difficoltà.
Breve riassunto di quanto sosteneva Prodeitalia circa il Natale. A fronte di una maggioranza di italiani sobri e cauti, l’Osservatorio individuava una seppure esigua minoranza - pari al 3,6% - disposta a indebitarsi pur di non sfigurare facendo regali di scarso valore. Di questo 3,6%, un 2,3% ammetteva che il motivo numero uno alla base della decisione di ricorrere a un prestito per lo shopping natalizio era la paura di fare una figuraccia donando articoli poco costosi. Ma, avvertivano gli esperti di Prodeitalia, indebitarsi per fare regali costosi può complicare lo stato di salute di molte famiglie. Ciò, peraltro, è frutto di una situazione del tutto inedita, in cui un ceto medio impoverito si attribuisce una capacità di spesa e standard di consumo che, purtroppo, sono oramai fuori dalla sua portata. Per dirla con le parole dell’avvocato Elena Zamuner, coordinatrice nazionale del Progetto Prodeitalia, “lo status sociale percepito non corrisponde più al reddito”. Ed ecco allora che ci si indebita.
Attenzione: il problema non è il debito in sé. Come abbiamo detto più volte, in caso di necessità un prestito può essere un valido aiuto e un prezioso alleato. Ma, come tutte le cose che hanno a che vedere con i soldi, va gestito con criterio. In altre parole, prima di impegnarci con una banca o una finanziaria, facciamo un’attenta valutazione del nostro bilancio familiare, delle entrate e delle uscite, lasciando un margine per gli imprevisti, che non mancano mai. E siccome, archiviato il Natale, in genere iniziamo subito a pensare alle ferie estive e alle relative prenotazioni, i consigli di Prodeitalia si possono applicare anche a chi, a metà anno, non se la sente di rinunciare a qualche giorno al mare o in montagna. Per l’avvocato Zamuner, “è buona abitudine tenere almeno nei mesi a cavallo delle feste” - o, aggiungiamo noi, delle ferie estive - “un calendario con tutte le scadenze di pagamenti di tipo fiscale e non”, e “un quaderno sul quale annotare le spese, anche quelle fatte con carta di credito, che di solito vengono addebitate sul conto un mese dopo”.
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