Milano, sei under 40 su dieci spendono più di quanto guadagnano

Solo il 17% riesce a risparmiare 200 euro al mese

Milano è la città più cara d’Italia. L’aumento degli affitti, particolarmente ripido dopo la pandemia, rende la vita economicamente insostenibile per ampie fasce della popolazione. Secondo un sondaggio lanciato su Instagram da Adesso! - movimento che, tra le altre cose, chiede l’introduzione di un salario minimo - il 62% dei residenti under 40 spende più di quanto guadagna.

Va da sé che è costretto a erodere i propri risparmi o a sottoscrivere prestiti, non sempre sostenibili, per mantenere il proprio tenore di vita.

Quali spese sono aumentate

Sempre secondo il sondaggio, che ha coinvolto oltre 600 residenti milanesi tra i 20 e i 40 anni, appena il 17% riesce a risparmiare almeno 200 euro al mese, mentre il rimanente 21% riesce a risparmiare una cifra che va da pochi euro fino a 200 euro al mese. In questi casi diventa complicato affrontare spese impreviste, anche modeste.

Adesso! ha elaborato i dati Istat sull’inflazione, evidenziando così quali sono le voci che più incidono sul budget. A Milano i costi per l’abitazione sono cresciuti più del doppio della media nazionale (+4,6% contro il +2,1%). Andamento simile per le spese sanitarie (+3% contro +1,6%). Oltre la media nazionale sono anche i rincari per le attività culturali e ricreative (+5,4% contro +3,7%), così come per i servizi ricettivi e di ristorazione (+8,9% contro il +6,8%).

Oltre il limite

L’indice generale dei prezzi registra a Milano un aumento del 5,8%, contro il +5,4% nazionale. Pochi decimi di punto di differenza, che però spingono oltre il limite una città da tempo già molto cara. Tra affitti alle stelle, mutui in aumento, energia e carrello della spesa, per due under 40 su tre non bastano più gli stipendi e i redditi offerti da Milano, nonostante siano decisamente più alti rispetto alla media italiana.