L'Ue approva le nuove norme contro il greenwashing

L'Ue approva le nuove norme contro il greenwashing

Ecco gli obiettivi principali della direttiva

Pubblicato il 21 febbraio 2024

Il Consiglio Ue ha approvato la direttiva per migliorare le informazioni ai consumatori nella transizione “verde”. Si tratta di una serie di norme che contrastano il diffondersi del greenwashing, cioè di quello che viene definito ambientalismo di facciata, e delle informazioni ingannevoli in etichetta.

"Le nuove norme - spiega il comunicato ufficiale di Bruxelles - rafforzeranno i diritti dei consumatori modificando la direttiva sulle pratiche commerciali sleali e la direttiva sui diritti dei consumatori e adattando entrambe alla transizione verde e all'economia circolare". Una volta in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la nuova normativa non allevierà certo le tasche dei consumatori chiamati a fare i conti con mutui e prestiti personali: se non altro, però eviterà loro brutte sorprese nell'acquisto dei beni.

Norme a protezione dei concumatori

"La direttiva - prosegue la nota Ue - proteggerà i consumatori dai green claims fuorvianti, comprese le affermazioni sulle compensazioni delle emissioni di carbonio. Chiarirà, inoltre, la responsabilità dei professionisti in relazione alle informazioni, o alla mancanza di informazioni, sull'obsolescenza precoce, agli aggiornamenti non necessari del software o all'obbligo ingiustificato di acquistare pezzi di ricambio originali".

Più informazioni, più scelte ecologiche

Altro obiettivo delle nuova direttiva è quello di migliorare "le informazioni a disposizione dei consumatori, al fine di aiutarli a compiere scelte circolari ed ecologiche: ad esempio i prodotti in tutta l'Ue recheranno un'etichetta armonizzata contenente informazioni sulla garanzia commerciale di durabilità".

In pratica, la nuova normativa farà divieto di ricorrere a dichiarazioni ambientali ingannevoli: saranno aggiunte all’elenco Ue delle pratiche commerciali vietate una serie di strategie di marketing problematiche legate al greenwashing e all’obsolescenza precoce dei beni. L’etichettatura più chiara dei prodotti, dovrebbe fermare definitivamente l’uso di indicazioni ambientali generiche come “rispettoso dell’ambiente”, “rispettoso degli animali”, “verde”, “naturale”, “biodegradabile” e altre ancora.

Attesa solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

"In seguito all'approvazione della posizione del Parlamento europeo da parte del Consiglio l'atto legislativo è adottato. - riporta il comunicato del Consiglio Ue - Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione".

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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