Prestito infruttifero

Pubblicato il 18 novembre 2020

Un prestito viene definito infruttifero quanto non comporta interessi e quindi la sua restituzione avviene senza alcuna maggiorazione. Il prestito infruttifero più comune è quello che avviene tra familiari, tra parenti, soci, genitori e figli e viene rifondato non necessariamente a rate.

Non vi sono costi accessori e, proprio perchè viene stipulato in assenza di intermediari finanziari, non è necessario recarsi presso un istituto di credito per stipularlo. Più semplicemente, si parla di prestito infruttifero tra parenti, familiari o soci quando si è nella situazione di una forma di finanziamento tra soggetti privati.

Prestito infruttifero: significato e Normativa

Nello specifico, un prestito infruttifero si identifica in un accordo tra due parti per una cessione di denaro su cui grava un vincolo restitutivo di pari valore. E' proprio questo vincolo che aiuta a distinguere un prestito da una donazione. Nulla vieta di stabilire delle rate di restituzione da concordare, tenendo presente che importi superiori ai 1.000 euro devono essere obbligatoriamente tracciabili, anche in caso di restituzione di prestiti infruttiferi.

Nonostante queste peculiarità e la semplicità della fattispecie, è bene sapere che il prestito infruttifero è comunque disciplinato da normative che è utile conoscere. Per evitare problemi di sorta con le autorità e con l'Agenzia delle Entrate, è bene procedere con l'effettuazione di operazioni visibili e tracciabili (ad esempio bonifici o assegni), in modo che, in caso di verifiche, sia dimostrabile la regolarità dell'operazione.

Prestiti infruttiferi: le tipologie disponibili

Il prestito infruttifero può essere di diversi tipi:

  • prestito infruttifero stipulato con scrittura privata
  • prestito infruttifero epistolare
  • prestito infruttifero con cambiali
  • prestito infruttifero con bonifico

Prestito infruttifero con scrittura privata

La scrittura privata permette di concretizzare il prestito infruttifero in forma scritta e funge quindi da tutela reciproca per entrambi le parti e per le parti nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. La forma scritta potrà ad esempio essere utilizzata come prova in caso di indagini da parte del Fisco.

La scrittura privata per essere valida deve contenere le seguenti informazioni:

  • i dati completi e precisi relativi agli attori interessati alla stipula (chi presta e chi riceve);
  • la data ultima per la restituzione dell'ammontare;
  • eventuali accordi ad integrazione, ad esempio su ulteriori aggiunte in caso di mancato rispetto delle scadenze
  • la causale per la quale avviene il prestito di denaro: è importante ricordarsi di specificare inoltre che il prestito è infruttifero e quindi senza interessi;
  • la modalità di rimborso del denaro;
  • la data certa apposta dall'Ufficio Postale o un timbro dell'Ufficio Postale.

Qualora si opto per il prestito infruttifero con scrittura privata, è sempre consigliabile registrare la scrittura privata all'Agenzia delle Entrate, soprattutto se la somma oggetto del prestito è elevata. Per farlo sarà necessario pagare:

  • imposta di bollo pari a 16 euro (una ogni 4 facciate di scrittura)
  • imposta di registro (3% dell'importo del prestito)

Prestito infruttifero epistolare

Come per il prestito con scrittura privata, anche questa tipologia di credito si basa su una forma scritta. In questo caso la forma scritta viene redatta per corrispondenza da una delle due parti per poi essere spedita all'altro soggetto. A sua volta quest'ultimo dovrà firmare la forma scritta per poi rispedirla al mittente.

Prestito infruttifero garantito da cambiali

In questo caso la cambiale rappresenta la garanzia per il creditore in caso di mancato pagamento da parte del debitore. Anche per questa forma di prestito è necessario registrare il prestito infruttifero all'Agenzia dell'Entrate tramite pagamento di una imposta di bollo pari al 12 per mille del valore della cambiale.

Prestito infruttifero con causale di bonifico

Tra le forme di prestito infruttifero tra parenti, amici o soci vi è infine il bonifico che permette di prestare un importo e di tracciare la transazione. Non è prevista una causale specifica da inserire ma una buona soluzione può essere ad esempio quella di inserire una dicitura come "Prestito fruttifero destinato a".

Cosa succede in caso di prestito infruttifero non restituito?

Qualora il debitore non dovesse restituire il proprio debito secondo i tempi e le modalità indicati nella forma scritta, il creditore potrà fare ricorso a un giudice per recuperare il credito prestato.

Se trascorsi 40 giorni il debitore non provvede all'estinzione del debito, sarà possibile procedere con l'esecuzione forzata.

Vota la voce del glossario :

Valutazione media: 0,0 su 5 (0 voti)

Forse ti interessa anche...

Visualizza tutto il glossario

Preventivo prestito

Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.