Atto di benestare

L’atto di benestare è un documento scritto con cui una parte (di solito un creditore o un datore di lavoro) autorizza formalmente un'operazione legata a un contratto o a un rapporto economico, come ad esempio la cessione del quinto dello stipendio.

Sebbene non sia obbligatorio per legge, viene spesso richiesto dalle istituzioni finanziarie per garantire una maggiore sicurezza nell'erogazione del prestito. Questo documento contiene informazioni dettagliate sul prestito, tra cui:

• i dati del cliente;
• l'importo del finanziamento;
• la sua durata.

La sua funzione principale è quella di formalizzare l'accordo tra il datore di lavoro o l'ente pensionistico e l'istituto di credito, assicurando che le rate del prestito vengano trattenute direttamente dalla busta paga o dalla pensione del richiedente.

Che ruolo ha nei finanziamenti e nei prestiti

Questo documento ha l'obiettivo di garantire la sicurezza del credito. Senza l'atto di benestare, l'ente finanziatore non avrebbe la certezza che il pagamento venga trattenuto regolarmente dallo stipendio o dalla pensione del richiedente.

Inoltre, è necessario anche in caso di cessione del TFR, quando il trattamento di fine rapporto viene utilizzato come garanzia per il finanziamento. In sostanza, l'atto di benestare facilita l'erogazione di prestiti e finanziamenti, dando una solida garanzia al creditore sul rimborso delle somme dovute.

Cosa succede se l'azienda non firma

In alcuni casi, l'azienda potrebbe rifiutarsi di firmare l'atto di benestare. Tuttavia, l'assenza di firma non impedisce automaticamente alla banca o alla finanziaria di procedere con il finanziamento, poiché la cessione del quinto può comunque essere attuata.

Tuttavia, il processo potrebbe essere rallentato, poiché l'istituto di credito potrebbe richiedere ulteriori verifiche o documenti, come un certificato di stipendio o un attestato del rapporto di lavoro, per garantire che la trattenuta possa essere eseguita correttamente.