Tornano i prestiti per cerimonie

Siamo di nuovo in quel periodo dell’anno nel quale si celebrano prime comunioni e cresime, e nei ritagli di tempo magari anche qualche battesimo. Per non parlare dei matrimoni. Sono festeggiamenti che possono avere un costo: vestiti, bomboniere, fotografo, ricevimento, intrattenimento, decorazioni, e via elencando. E allora ecco che, anche in questo caso, un prestito potrebbe rappresentare una soluzione interessante. Ok, ma quale tipo di prestito? Personale o finalizzato? Qui, forse, è più indicato un prestito personale, che non è strettamente vincolato all’obiettivo per il quale lo si richiede, anche se sul mercato i finanziamenti pensati per questo tipo di occasioni sono chiamati, per capirsi, “Prestiti per cerimonie” o “Prestiti per matrimonio”. Al di là del nome, la sostanza non cambia: al dunque, chi li ottiene va a sottoscrivere un prestito personale. Il quale solitamente si domanda per soddisfare generiche esigenze di liquidità: esaminata la documentazione presentata dal richiedente e riconosciutene la buona situazione reddituale e l’affidabilità creditizia, il creditore eroga il prestito accreditandolo in un’unica soluzione direttamente al beneficiario, che poi lo restituirà a rate.

Per tutelarsi da ogni rischio, il creditore può chiedere la presenza di una garanzia personale, come per esempio la fideiussione, che è la più diffusa tra le garanzie personali. Stiamo parlando dell’impegno, da parte di una terza persona, a farsi carico della restituzione del prestito con gli interessi in caso di insolvenza del debitore. Riguardo ai prestiti richiesti per organizzare i festeggiamenti per un battesimo, una prima comunione o una cresima, per esempio, possiamo immaginare un nonno o una nonna nei panni del garante. Prima di sottoscrivere il prestito, può essere utile confrontare le varie offerte di finanziamento disponibili sul mercato esaminando il Taeg, il Tasso annuo effettivo globale. Il quale è espresso in percentuale sul credito concesso e su base annua, e include Tan e altri costi. In più, ha il vantaggio di essere armonizzato a livello europeo: quindi, permette di comparare tutte le proposte, anche quelle di operatori esteri.

È poi utile leggere con attenzione il modulo Secci – contenente le informazioni europee di base sul credito ai consumatori – per poter valutare adeguatamente l’offerta. E la copia del contratto, ovviamente prima di firmarla, per fare le dovute considerazioni con la dovuta calma. Attenzione soprattutto a quanto previsto a livello di conseguenze per gli eventuali ritardi nel pagamento delle rate. E se rimane qualche dubbio, non esitare a chiedere ulteriori chiarimenti al creditore. Il prestito personale – lo abbiamo detto tante volte, ma è utile ricordarlo – si può estinguere in anticipo, parzialmente o totalmente. Ultimo, ma non per importanza: la copertura assicurativa. Quella che in teoria dovrebbe essere una scelta del richiedente per tutelarsi, spesso diventa una richiesta del creditore – sia esso banca o finanziaria – per proteggersi dai rischi di insolvenza del debitore. Se questa richiesta c’è, allora la banca o finanziaria deve accettare, senza modificare le condizioni proposte per erogare il finanziamento, la polizza che il cliente presenta o reperisce autonomamente sul mercato, posto che questa offra un grado di protezione equivalente a quella dell’intermediario.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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