Prestiti, ripartono quelli per le auto

Sale il numero dei prestiti finalizzati richiesti per comprare l’automobile: è quanto emerge dal più recente aggiornamento del Barometro Crif, che mensilmente dà conto dell’andamento delle istruttorie sulle domande di finanziamenti confluite in Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif contenente i dati riferiti a più di 80 milioni di posizioni creditizie. Ebbene, dall’ultima rilevazione viene fuori che nel 2016 le richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di auto sono cresciute del 14,3% rispetto all’anno prima. Ad agevolare la ripresa sono stati tre fattori: innanzitutto un miglioramento della congiuntura economica, che ha spinto più famiglie a optare per l’acquisto delle quattro ruote; poi, le campagne promozionali dei produttori di auto e delle loro reti sul territorio; infine, la proposta di soluzioni ad alta flessibilità e/o abbinate a servizi accessori. Oggetto del Barometro Crif sono dunque i prestiti finalizzati. Ricordiamo di cosa di tratta: il prestito finalizzato è un prodotto creditizio strettamente vincolato alla finalità di spesa per la quale viene richiesto e che, proprio per questo, si può sottoscrivere direttamente presso il rivenditore.

Tre sono le parti coinvolte: l’acquirente, che sottoscrive il prestito e subito lo usa per comprare il bene o il servizio, il rivenditore, che gli vende il bene o il servizio, e la banca, che accredita la cifra dovuta per il bene o il servizio al rivenditore al posto dell’acquirente e che viene poi da quest’ultimo rimborsata a rate. Uno schema seguito alla lettera anche nella sottocategoria messa a fuoco dal Barometro Crif, ossia quella dei prestiti finalizzati per l’acquisto di auto. La sottoscrizione presso il rivenditore è resa possibile da apposite convenzioni stipulate con società creditizie. Questa, quindi, la sostanziale differenza rispetto ai prestiti personali, nei quali la somma concessa in prestito viene accreditata direttamente al richiedente, che poi la rimborserà a rate alla banca o alla finanziaria e che, soprattutto, sarà libero di utilizzarla come meglio crede, senza vincoli di destinazione. Analoga, invece, la documentazione richiesta: occorre la carta di identità, il codice fiscale e la busta paga, il cedolino della pensione oppure la certificazione reddituale.

Tornando al mercato dell’automobile, il Barometro Crif evidenzia che nel dicembre del 2016 la cifra media è stata pari a 14.378 euro, con un +3,4% in confronto al medesimo periodo del 2015. Ciò a conclusione di un anno che ha fatto segnare una ripresa della somma mediamente richiesta, la quale negli ultimi mesi del 2016 si è attestata sopra i 14.000 euro, un importo che non si vedeva dal biennio 2007-2008, ovvero da prima del prorompere della crisi economica e finanziaria. Per quanto concerne invece l’età degli acquirenti, nel corso dell’anno passato la maggioranza delle richieste di prestiti finalizzati all’acquisto dell’automobile si è concentrata nella classe anagrafica tra i 45 e i 54 anni, che ha rappresentato il 26,9% del totale, seguita dal gruppo 35-44 anni, che ha costituito il 22,1%. Più incisivo il contributo dei “seniores”: gli over 55, in confronto al 2015, hanno visto il loro peso sul totale delle richieste salire dell’1,4%

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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