Prestiti green, si può fare di più

Sui finanziamenti green, le società bancarie e finanziarie potrebbero fare qualche sforzo in più. Questa è la conclusione che si può ricavare da una recente indagine condotta dall’associazione Altroconsumo, la quale fa notare come il green, quello vero, sia sempre meno una scelta e sempre di più una necessità improrogabile: lo hanno stabilito le Nazioni Unite fissando gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. A ciò ultimamente si è aggiunta la pandemia di Covid-19: per fronteggiarne le conseguenze economiche e sociali, governi e Banca centrale europea stanno mettendo a punto soluzioni che guardano a un’economia decisamente più sostenibile, anche attraverso l’incentivazione dei finanziamenti green. Finanziamenti che, in prima battuta, dovrebbero servire a riqualificare a livello energetico il patrimonio immobiliare italiano. Tutto ciò premesso, nel corso della sua indagine, la nota associazione dei consumatori riferisce di aver riscontrato una certa riluttanza, da parte di alcuni sportelli italiani, a proporre soluzioni concrete e fattuali, malgrado il ventaglio di offerta dei rispettivi istituti contempli linee di credito per rendere le nostre case più sostenibili. Vediamo quindi cosa fare per avere, per i prestiti green ma non solo, tutte le informazioni che ci spettano.

Cominciamo col dire che sono green quei finanziamenti che, per dirne una, ci consentono di operare sulla nostra abitazione interventi utili a renderla energeticamente più efficiente: migliore e più moderno sistema di riscaldamento e/o climatizzazione, infissi nuovi e via dicendo. Se abbiamo in mente un lavoro del genere e ci serve la liquidità per finanziarlo, insistiamo per conoscere le specifiche offerte che a riguardo ha nel suo carnet la nostra società bancaria o finanziaria di riferimento. Ciò fatto, chiediamo alla banca o alla finanziaria di darci gratuitamente ogni informazione necessaria a confrontare le varie offerte sul mercato. Al momento della scelta, ricordiamo sempre che possiamo avere gratis e portare con noi una copia della Guida della Banca d’Italia al credito al consumo. Non solo: possiamo ottenere gratis e portar via il modulo Secci, contenente tutte le informazioni di base, stabilite a livello europeo, che ci permettono di fare le nostre debite valutazioni prima di stipulare un contratto di prestito. Ancora: abbiamo diritto a ricevere gratis le spiegazioni del finanziatore o dell’intermediario del credito e una copia completa del contratto anche prima della sua conclusione, e senza impegno per le parti. Ma soprattutto, è in questa fase che dobbiamo assolutamente conoscere il Tasso annuo effettivo globale (Taeg) e l’ammontare complessivo dovuto.

Dall’indagine di Altroconsumo sarebbe emersa poi una certa tendenza a imporre ai clienti una serie di condizioni per finalizzare l’erogazione del prestito: fra queste, l’apertura di un conto corrente, l’accredito dello stipendio e la polizza a copertura del credito venduta dalla stessa banca o finanziaria alla quale il consumatore si è rivolto. Alzare le antenne, quindi, se ci vengono poste queste stesse condizioni. In ogni caso, l’informazione più importante per tutti noi è che i finanziamenti green esistono e se ci servono possiamo e dobbiamo richiederli, domandando informazioni chiare e complete per poter comparare le varie offerte ed effettuare una scelta consapevole.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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