Frode creditizia e furto d’identità

Non più tardi di qualche settimana fa, riportavamo i consigli dell’Associazione bancaria italiana (Abi) contenuti in una mini guida stilata con l’obiettivo di difendere i consumatori da possibili truffe e inganni legati alla richiesta di prestiti attraverso il canale web. Nel frattempo Crif - azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e business information, servizi di outsourcing e processing e soluzioni per il credito - ha diffuso il rapporto redatto dal suo Osservatorio sui furti d’identità e le frodi creditizie in Italia. Cosa si intende per frode creditizia? E come funziona? La frode creditizia è una vera e propria attività criminale il cui obiettivo è comprare oggetti oppure accedere a servizi già sapendo che il prestito ottenuto non sarà mai restituito. Per non dover rispondere della sua insolvenza, l’autore della frode utilizza in modo illecito i dati di persone assolutamente all’oscuro di tutto. Il furto di identità può essere totale o parziale: è totale se l’autore della frode utilizza tutti i dati di chi ha subito il furto, mentre è parziale se ne usa alcuni integrandoli con altri, del tutto inventati o reali.

Ebbene, dal rapporto Crif emerge che il numero dei casi è ulteriormente aumentato nel corso del 2016, arrivano a superare quota 26.100 unità. Il rapporto, aggiornato al luglio 2017 e giunto alla 24esima edizione, sottolinea che un tale numero equivale in pratica a una perdita economica superiore ai 152 milioni di euro. L’Italia pare confermarsi amica degli uomini, che ancora oggi restano - sembra - a capo dell’organizzazione economico-finanziaria del nucleo familiare: lo si può dedurre dal genere delle vittime. Il 64,3% infatti è uomo, mentre soltanto il 35,7% è rappresentato da donne, probabilmente proprio perché in linea di massima è il capofamiglia a compiere le scelte di acquisto, anche con finanziamento. Le categorie anagrafiche più soggette al furto d’identità e alla frode creditizia sono quelle dei 41-50enni (26,3%) e dei 31-40enni (23,2%). Seguono i 51-60enni, che costituiscono il 19% del totale delle vittime, poi i 18-30enni, che sono il 17%, e per finire gli over 60 (13,7%).

Attenzione, però: la fascia d’età compresa fra i 18 e i 30 anni è quella che ha registrato il maggiore incremento nel 2016, pari al +11,3%. E ancora: oggetto di frode sono al 64,3% i prestiti finalizzati, al 18,5% le carte di credito e al 12,2% i prestiti personali. La regione più dichiarata dai frodatori è la Campania, associata al 14% dei casi: seconda e terza sono, rispettivamente, la Lombardia, con il 13%, e la Sicilia, con l’11%. Attraverso finanziamento fraudolento si acquistano soprattutto - più precisamente nel 46% dei casi - elettrodomestici oppure articoli di elettronica, informatica e telefonia. Quanto alle fasce di importo, il 46,7% dei casi ha per oggetto somme tutto sommato contenute, fino a 3.000 euro. Solamente il 13,5% punta invece a cifre più consistenti, che superano i 10mila euro. Il 64,6% dei casi viene scoperto entro i 12 mesi, mentre il 19,3% viene a galla addirittura dopo tre anni o anche di più.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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