Il doppio quinto, il prestito che arriva al 40%
19 mag 2017 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

Dipendenti a tempo indeterminato e pensionati possono accedere a questa formula di prestito
La categoria dei prestiti personali comprende il doppio quinto, una cessione del quinto più ampia che consente di utilizzare fino al 40% dello stipendio come prestito. La soluzione è simile alla cessione del quinto: si tratta pur sempre di un prestito a tasso fisso che prevede, a fronte del debito contratto, la corresponsione mensile di una rata. A fare la differenza tra i due finanziamenti è l’importo massimo della rata mensile del prestito che, nel caso della cessione del quinto è pari a un quinto, ossia al 20%, dello stipendio o della pensione, mentre nel caso del doppio quinto è pari al massimo dei due quinti dello stipendio, ossia il 40%, sempre utili a ottenere un prestito personale.
Consigliata a chi ha bisogno di cash. La nuova formula - disciplinata anch'essa dalla normativa in materia di antiusura e antiriciclaggio - viene consentita a lavoratori che abbiano un contratto a tempo indeterminato: visto che permette di ottenere somme più elevate rispetto alla cessione del quinto, è consigliata a chi abbia immediata necessità di liquidità. In generale, il doppio quinto assomiglia molto al prestito con delega: mentre però per chiedere il doppio quinto è necessaria l’approvazione del terzo ceduto, cioè del datore di lavoro del richiedente, l'approvazione non è richiesta nella delegazione di pagamento. Invece, come accade nella cessione del quinto, anche il doppio quinto prevede di sottoscrivere da parte del lavoratore una polizza assicurativa rischio vita e una polizza rischio impiego, necessarie a tutelare l’ente creditore nel caso di perdita del lavoro oppure di decesso del richiedente.
Requisiti del doppio quinto. I requisiti per ottenere un prestito personale con la formula del doppio quinto sono: avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure una pensione superiore a 443,12 euro ed età anagrafica che non sia superiore a 90 anni. Non è, invece, richiesta l'ipoteca sugli immobili di proprietà così come non è richiesta alcuna documentazione che giustifichi la destinazione della somma richiesta, visto che si tratta di un prestito non finalizzato. La durata del finanziamento, di solito, è compresa tra 24 e 120 mesi.
Buone notizie per cattivi pagatori. Può accedere al doppio quinto anche chi risulti essere cattivo pagatore, cioè il vecchio protestato, secondo le banche dati delle centrali rischio. Il capitale sarà restituito in rate mensili detratte dal datore di lavoro e poi versate all'ente erogatore del prestito. Dal momento che, con questo tipo di prestito, il rischio d'insolvenza si riduce, ecco che compare maggiore flessibilità nella valutazione delle richieste.
Anche i pensionati possono accedere alla cessione del quinto.In questo caso l’importo è calcolato sul netto percepito, togliendo dalla cifra lorda gli oneri fiscali.
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