Pagamenti, under 30 sempre più digitali

Pagamenti, under 30 sempre più digitali

Grande successo per la formula "Buy Now Pay Later"

Pubblicato il 18 ottobre 2022

App, portafogli e sistemi di pagamento digitali hanno conquistato gli italiani. Ma per i più giovani la preferenza è ancora più accentuata: il 96% del campione tra i 18 e i trent'anni conosce le app di pagamenti e il 62% le utilizza, trainando così l'intera popolazione a un tasso del 56%. Altrettanto noti ma meno utilizzati (dal 37% degli under 30) sono i portafogli digitali.

Come pagano gli under 30

Ma che strumenti di pagamento scelgono i giovani? Secondo i dati dell’Osservatorio Compass, nei punti vendita fisici prevalgono ancora le carte di debito/bancomat (56%, il 63% nel campione totale). Nonostante i passi avanti del digitale, resistono al secondo posto i contanti, scelti dal 29% degli under 30 e ritenuti utili soprattutto nelle microtransazioni. Seguono prepagate (25%), app di pagamento (19%) e mobile payment (16%).

Le abitudini online

Quando si tratta, invece, di acquisti online, quattro under 30 su dieci preferiscono le carte di debito/bancomat, seguite dalle app di pagamento (38%) e dalle carte prepagate (34%). Il successo dei sistemi digitali più recenti si spiega – oltre che con il campo lasciato aperto dai contanti – anche con il fatto che online paiono più evidenti le tre caratteristiche che i ragazzi e le ragazze pretendono da un sistema di pagamento: sicurezza, praticità e comodità.

Il successo del Buy Now Pay Later

L'Osservatorio dedica poi un approfondimento a una formula in grande espansione, il Buy Now Pay Later. Letteralmente “compra adesso e paga dopo”, è di fatto un piccolo prestito istantaneo che permette di rateizzare un acquisto di importo contenuto senza costi aggiuntivi: il 60% dei giovani conosce questa opzione, il 20% l'ha utilizzata almeno una volta, ma (a conferma delle prospettive di crescita) il 46% la prenderà in considerazione per gli acquisti futuri.

Il Buy Now Pay Later viene utilizzato dai più giovani soprattutto per comprare abbigliamento (22%), beni tecnologici (21%) e accessori (18%). È visto come un aiuto nei momenti in cui si concentrano più spese (come durante le feste natalizie), ritenuto vantaggioso perché utilizzabile anche per gli acquisti online e conveniente perché permette di concedersi uno sfizio senza indebitarsi.

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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