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Tipologie di contratti di lavoro per ottenere un prestito: cosa sapere

Coppia parla con consulente per prestito

Le 3 cose da sapere:

  1. 1

    Il contratto a tempo indeterminato facilita l’accesso al credito.

    1

    Il contratto a tempo indeterminato facilita l’accesso al credito.

  2. 2

    Con un contratto a termine è necessario avere stabilità o un garante.

    2

    Con un contratto a termine è necessario avere stabilità o un garante.

  3. 3

    Anche autonomi e precari possono ottenere un prestito con garanzie.

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    Anche autonomi e precari possono ottenere un prestito con garanzie.

Quando si tratta di richiedere un prestito, la tipologia di contratto di lavoro gioca un ruolo cruciale. Le banche e le istituzioni finanziarie, infatti, valutano attentamente il contratto di lavoro del richiedente per determinare la sua capacità di rimborsare il prestito. Di seguito, esploreremo nel dettaglio le diverse tipologie di contratto e come queste influenzano l'accesso ai prestiti.

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Sommario

Contratto a tempo indeterminato

Il contratto a tempo indeterminato è generalmente considerato il più favorevole per ottenere un prestito. Questo tipo di contratto offre infatti stabilità e continuità di reddito, eliminando spesso la necessità di un garante. Chi dispone di un contratto a tempo indeterminato può accedere a importi più elevati e beneficiare di condizioni più vantaggiose, come:

  • tassi di interesse più bassi
  • piani di rimborso più flessibili
  • una maggiore facilità nella gestione delle rate

La sicurezza di un reddito stabile rende più semplice l'accesso ai prestiti, e le banche e società finanziarie sono più inclini a concedere finanziamenti a chi ha questo tipo di contratto.

Contratto a tempo determinato

Il contratto a tempo determinato è una forma contrattuale comune, ma può presentare alcune sfide quando si tratta di ottenere un prestito. Le banche tendono a preferire contratti a tempo determinato che abbiano almeno 12 mesi di durata residua, dal momento che un periodo più lungo offre maggiore sicurezza sulla continuità del reddito del richiedente. Tuttavia, anche i contratti a tempo determinato che vengono rinnovati con regolarità possono essere considerati positivamente, in quanto indicano una certa stabilità lavorativa e la possibilità di una futura assunzione a tempo indeterminato.

Tuttavia, le banche richiedono spesso un garante per i prestiti concessi a chi ha un contratto a tempo determinato. Quest'ultimo è una persona che si impegna a rimborsare il prestito nel caso in cui il richiedente non sia in grado di farlo.

Prestiti senza garante

Esistono comunque opzioni per ottenere un prestito senza garante, anche con un contratto a tempo determinato. Alcune banche e istituzioni finanziarie offrono prodotti specifici per questa categoria di lavoratori, sebbene i tassi di interesse possano essere più elevati.

Lavoratori autonomi e liberi professionisti

Anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono accedere a prestiti personali o finalizzati (come per esempio un prestito casa o un finanziamento auto), anche se il processo di valutazione è generalmente più lungo rispetto a quello riservato ai lavoratori dipendenti. Per ottenere un finanziamento, è anzitutto fondamentale dimostrare un reddito stabile o in crescita.

Le banche valutano con attenzione la solidità e la continuità dell’attività, richiedendo documenti specifici come il Modello Unico, utile per verificare il reddito dichiarato. Altri fattori importanti sono l’anzianità della partita IVA, che dimostra una certa stabilità lavorativa, e il volume di fatturato, indicatore diretto della redditività dell’attività.

Documentazione richiesta

Oltre al Modello Unico, l’istituto di credito può richiedere ulteriore documentazione, che include:

  • estratti conto bancari recenti
  • bilanci economici e patrimoniali (per società)
  • dichiarazioni fiscali degli ultimi anni

Contratti atipici o precari

I contratti atipici o precari, come quelli a progetto o di collaborazione occasionale, potrebbero penalizzare nell'accesso ai prestiti. Tuttavia, anche chi ha un contratto atipico può aumentare le proprie possibilità di ottenere un finanziamento. Le soluzioni alternative includono:

  • la presentazione di garanzie aggiuntive, come un coobbligato (una persona che si impegna a rimborsare il prestito insieme al richiedente)
  • la presenza di beni immobili da mettere a garanzia

Inoltre, dimostrare risparmi consistenti, investimenti o entrate aggiuntive (come affitti o collaborazioni stabili) può contribuire a rafforzare il profilo finanziario del richiedente. In generale, avere un bilancio positivo e dimostrare una gestione oculata delle finanze personali può fare la differenza.

Serve una busta paga minima per ottenere un prestito?

Sì, per accedere a un prestito è generalmente richiesta una busta paga netta compresa tra 700 e 1.000 euro mensili (a seconda dei criteri adottati dalla banca).

Inoltre, è importante che la rata del prestito non superi il 30% del reddito mensile del richiedente. Questo assicura che il prestito sia sostenibile e che il richiedente possa far fronte agli altri impegni finanziari senza difficoltà.

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