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Mercato auto: partenza col freno a mano in attesa degli incentivi

15 feb 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

mercato auto partenza col freno a mano in attesa degli incentivi

In crescita, però le immatricolazioni a gennaio

Nonostante i nuovi incentivi per il mercato auto non saranno operativi almeno fino alla prima della metà di marzo, il mercato sembra essere in lieve ripresa: secondo l’Unrae, l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere che operano in Italia nella distribuzione e commercializzazione di autovetture, a gennaio sono state 141.946 le auto nuove immatricolate, in aumento del 10,6% rispetto alle 128.329 di gennaio 2023.

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Le vendite, sostenute quindi per il momento solo dai prestiti auto, dovrebbero mantenere il ritmo di crescita per tutto l’anno: l’Unrae conferma la stima di 1.600.000 immatricolazioni per l’intero 2024, come già indicato nel luglio scorso, pari a circa 34.000 unità in più rispetto al 2023.

Nel Nord Est il noleggio guida le immatricolazioni

Nel mese di gennaio a dominare il mercato sono ancora le auto a benzina. Tra le alimentazioni, il motore a benzina archivia il mese di gennaio in crescita sostenuta, recuperando quasi 4 punti, al 30,3% di quota, mentre il diesel scende al 15,8% di quota in gennaio (-3,2 p.p.). Il Gpl recupera nel mese un altro mezzo punto e sale al 10,8% di share, mentre il metano conferma lo 0,2% di quota.

Le vetture ibride arrivano al 38% delle preferenze, con un 10,5% per le “full” hybrid e 27,5% per le “mild” hybrid. Le auto BEV frenano e si fermano nel mese al 2,1% di quota (mezzo punto in meno dello scorso anno), le plug-in perdono quasi due punti, scendendo al 2,8% del totale mercato. Nel complesso le ECV si fermano sotto il 5% delle preferenze.

Dal punto di vista delle aree geografiche, nel mese il Nord Est guadagna 3,2 punti e sale a rappresentare il 30,7% delle immatricolazioni, grazie alla forte spinta del noleggio, senza il quale perderebbe 8,6 punti, al 22,1% di quota. Parallelamente il Nord Ovest perde 2,6 punti e scende al 28,7%, perdendo la prima posizione di un anno fa. Il Centro Italia sale a rappresentare quasi un quarto delle immatricolazioni totali (+0,8 punti), Sud e Isole scendono in quota, rispettivamente al 10,7% e 5%.

Quasi 800 milioni di euro di incentivi in vista

Nonostante la lieve crescita delle immatricolazioni, il mercato attende il provvedimento sui nuovi incentivi che dovrebbe in sintesi prevedere: un contributo maggiorato al crescere dell’anzianità del veicolo rottamato; un incremento del contributo unitario per le persone fisiche con ISEE sotto i 30.000 euro; incentivi per l’acquisto di veicoli usati Euro 6 a fronte di rottamazione; avvio della sperimentazione del noleggio a lungo termine sociale, con canone calmierato per bassi redditi e senza necessità di anticipo, con un fondo pari a 50 milioni.

Il nuovo schema incentivi 2024 relativamente all’acquisto di auto nuove, prevede fondi complessivi per il 2024, pari a 793 milioni di euro.

“I nuovi incentivi accolgono le richieste - più volte reclamate dall’Unrae - di estendere l’Ecobonus a importo pieno a tutte le imprese, di aumentare l’entità dello stesso, di riportare al 2024 i fondi inutilizzati nel 2022 e, nel corso dell’anno, quelli del 2023”, afferma il presidente dell’Unrae Michele Crisci. “Il Decreto finalizzato dal Mimit ha intrapreso l’iter amministrativo di ratifica da parte degli altri Ministeri interessati e della Presidenza del Consiglio, cui seguirà il vaglio della Corte dei Conti: considerando i tempi per esaurire i vari passaggi autorizzativi e per aggiornare la piattaforma di Invitalia, i nuovi incentivi saranno operativi non prima della metà di marzo 2024, con il rischio concreto che nel frattempo il mercato rimanga paralizzato”.

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