Giro di vite per i furbetti dello scontrino

Giro di vite per i furbetti dello scontrino

Obbligatoria ormai anche l’emissione dello scontrino elettronico

Pubblicato il 11 luglio 2019

Tempi duri per i furbetti dello scontrino. Il Fisco ha dichiarato guerra contro l’evasione e, dopo la fattura elettronica, è diventata ormai obbligatoria l’emissione dello scontrino elettronico.

Per ora, però, non tutti gli esercenti saranno tenuti ad adottarlo. In questa prima fase, l’obbligo è scattato dal primo luglio solo per gli esercizi commerciali con un volume d’affari superiore ai 400 mila euro: per intenderci, si tratta di alberghi, ristoranti molto grandi, e più in generale dei punti vendita dei grandi brand già attrezzati tecnologicamente per questa innovazione, come quelli, ad esempio, dove è possibile acquistare mobili e contemporaneamente chiedere un prestito arredamento.

Ma dal 2020 l’obbligo verrà esteso anche ai piccoli esercenti, pari a circa due milioni di punti vendita nel nostro paese, artigiani inclusi, a esclusione, invece, delle farmacie, tabaccherie, edicole, venditori di prodotti agricoli, di servizi di telecomunicazione e aziende di trasporto pubblico.

Lo scontrino elettronico però non avrà un effetto solo sui negozianti, che dovranno adottare un apposito registratore di cassa in grado di trasmettere i dati della transazione all’Agenzia delle Entrate, ma anche sui consumatori.

A seguito dell’acquisto non verrà più fornito uno scontrino, ma un documento commerciale che consiste in una ricevuta di carta senza valore fiscale. Tale documento dovrà essere custodito perché di fatto costituirà l’unica “prova” ai fini della garanzia e per il cambio merce. Sarà possibile anche chiedere all’esercente di ricevere via e-mail una copia digitale della ricevuta anche se, almeno inizialmente, non tutti saranno attrezzati per farlo.

Dal 2020, quando l’obbligo di emissione dello scontrino fiscale investirà anche i piccoli esercizi commerciali, entrerà in vigore la lotteria degli scontrini. L’obiettivo dell’iniziativa, di cui ancora non si conoscono ulteriori dettagli che dovranno essere approvati, è quello di spingere i contribuenti a chiedere regolare ricevuta, facendo così emergere il nero.

Dopo aver inserito il codice fiscale, il commerciante o l’artigiano invierà il corrispettivo al Fisco e tutti gli scontrini con le credenziali del consumatore verranno inviate a un database che procederà all’estrazione virtuale di premi mensili e annuali.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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