Al via le richieste per i prestiti di Nuove imprese a tasso zero

Al via le richieste per i prestiti di Nuove imprese a tasso zero

Previsti anche contributi a fondo perduto

Pubblicato il 4 maggio 2021

È partito il conto alla rovescia per poter accedere ai finanziamenti agevolati previsti dalla nuova edizione di “Nuove imprese a tasso zero”.

Dal 19 maggio sarà possibile ottenere prestiti a tasso zero in grado di coprire fino a un massimo del 90% delle spese sostenute per un totale ammissibile fino a 3 milioni di euro.

Ma a poterli richiedere sarà solo una platea ben precisa di nuovi imprenditori, costituita da giovani fino ai 35 anni e donne per imprese costituite da non più di 60 mesi.  

La nuova edizione di ON

Nella versione precedente della misura ON, “Nuove imprese a tasso zero” (disciplinati dal decreto legislativo n. 185-2000) duravano un massimo di otto anni, coprivano fino al 75% della spesa, che non doveva superare la somma di 1,5 milioni di euro, ed erano destinati esclusivamente a giovani fino a 35 anni, donne, indipendentemente dall’età, e imprese giovanili e femminili costituite da non più di 12 mesi.

Il decreto Crescita (dl n. 34-2019) ha invece allungato la durata dei mutui a dieci anni, aumentato la copertura del prestito fino a un massimo del 90% delle spese e la spesa ammissibile fino a 3 milioni di euro, ampliando parallelamente la platea dei beneficiari dell’agevolazione alle micro e piccole imprese costituite da non oltre 60 mesi. Con la manovra 2020, inoltre, al finanziamento si è aggiunto un contributo a fondo perduto.

Come funziona il contributo a fondo perduto

I finanziamenti agevolati a tasso zero possono avere una durata massima di dieci anni e devono essere restituiti dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno.

Per i finanziamenti di importo non superiore a 250 mila euro non sono previste forme di garanzia. Il finanziamento agevolato può essere integrato con un contributo a fondo perduto, che viene concesso nei limiti delle risorse disponibili.

In caso di esaurimento dei fondi, si procede infatti alla concessione solo del finanziamento agevolato.

Il contributo a fondo perduto è riconosciuto in misura pari al 20% delle spese per le imprese costituite da non più di 36 mesi e fino al 15% della spesa per quelle costituite da non più di 60 mesi. In entrambi i casi, però, complessivamente l'importo delle agevolazioni concesse non può essere superiore al 90% della spesa ammissibile.

Domande a Invitalia dal 19 maggio

I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione sono stati definiti con la circolare dell’8 aprile 2021 del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo economico.

Le istanze possono essere inviate, tramite la piattaforma telematica di Invitalia, a partire dal 19 maggio 2021, fino all’esaurimento dei fondi.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, cui segue in caso di esito positivo la stipula del contratto di finanziamento e l’erogazione, su richiesta dell’impresa beneficiaria, di non oltre cinque stati di avanzamento lavori (SAL) di importo non inferiore al 10% dei costi ammessi.

L’ultimo pagamento è effettuato a seguito dell'accertamento della realizzazione del programma di investimento.

I criteri di valutazione delle domande

Come indicato nella circolare, che indica in modo puntuale anche l’elenco dei documenti da presentare, i criteri di valutazione, a cui è attribuito un punteggio specifico, sono diversi e comprendono: il possesso delle competenze tecniche, organizzative e gestionali necessarie per l’attività imprenditoriale; la coerenza del progetto proposto con gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi dell’attività imprenditoriale; le potenzialità del mercato di riferimento che comprende a sua volta criteri quali la coerenza dell'offerta proposta rispetto al target di clienti individuato, le strategie di accesso al mercato e la valutazione della sostenibilità del modello di business proposto rispetto alle strategie di ingresso e consolidamento nel mercato. 

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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