Prestiti: rapporto Eurispes 2014

Prestiti: rapporto Eurispes 2014

L'Eurispes fornisce i dati critici sulla situazione dei risparmi degli italiani

Pubblicato il 12 febbraio 2014

Il ventiseiesimo Rapporto Italia 2014 di Eurispes mette a nudo gli allarmanti dati che rappresentano la crisi degli italiani, con la pressante necessità di arricchire con prestiti le entrate mensili che si rivelano ogni giorno più insufficienti.

Il rapporto mette in luce il fatto che i prestiti non vengono più contratti per soddisfare la necessità di fare acquisti straordinari e sono diventati il primo indicatore del grande disagio che attanaglia la popolazione: il 31,1% degli italiani infatti, cioè un italiano su tre, ha bisogno di ricorrere a un prestito, cioè a un ulteriore indebitamento, giusto per pagare prestiti precedentemente contratti, allungandone la scadenza in attesa di tempi migliori.

Il 28,4% degli italiani, invece, s'indebita per acquistare la casa. Il mutuo, dunque, rappresenta il canale più richiesto per soddisfare la necessità di assicurarsi un tetto.

Un altro 16% di nostri connazionali ricorre all'indebitamento di un nuovo prestito per pagare delle spese sostenute per eventi particolari, come matrimoni, cresime o battesimi.

Secondo il Rapporto Eurispes 2014 in genere gli italiani che ricorrono a un prestito lo fanno per importi medi compresi tra 1.000 e 10.000 euro (sono il 31% degli italiani): le richieste di prestiti tra 10.000 e 30.000 euro riguardano il 20,9% dei debitori mentre l'11,2% delle richieste riguarda un prestito compreso tra  50.000 e 100.000 euro.

Sempre secondo il Rapporto Eurispes, la crescita dei prestiti si accompagna all'impossibilità, per un italiano su tre appunto, di arrivare alla fine del mese solo grazie allo stipendio. La percentuale però si sta allargando, arrivando a toccare il 30,8%, dato per altro considerato sottostimato. Infatti la stessa Eurispes precisa che il 12% degli italiani intervistati ha preferito non rispondere a questa domanda e che più della metà (51,8%) di coloro che riescono ad arrivare alla fine del mese si trova costretto a dover attingere comunque ai suoi risparmi.

Ecco, questo è proprio l'ultimo punto dolente del rapporto Eurispes 2014: il risparmio infatti sembra essere solo un lontano ricordo per la maggioranza della popolazione italiana: il 74,7% di essa, infatti, si dichiara impossibilitata praticamente a mettere qualcosa da parte.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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