Prestiti e privacy: banche dati italiane aperte all’Europa
Diviene valida anche per l'Italia una normativa che l'UE ha imposto cinque anni orsono
Pubblicato il 25 settembre 2012
La decisione era nell’aria da tempo, almeno da primavera. Ma ora è arrivato un disco verde molto importante per tutti coloro che operano nel settore creditizio. Il Garante per la protezione dei dati personali ha infatti approvato lo schema di delibera del “Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio (CICR)”. Nel testo viene prevista la possibilità, per le banche e le società finanziarie degli Stati membri di tutta l’Unione europea, di accedere alle banche dati del settore creditizio nostrano, sia sui soggetti pubblici che su quelli privati.
Insomma, l’Italia si è messa in pari con l’Ue dopo una direttiva arrivata ben 5 anni fa da Bruxelles: tutti i finanziatori europei potranno dunque accedere ai Sic (Sistemi di informazione creditizie), e anche agli archivi della centrale rischi della Banca d´Italia. Il tutto senza condizioni "discriminatorie" rispetto agli operatori di settore italiani (in particolare per ciò che concerne costi, qualità del servizio di accesso ai dati, tempistiche e modalità per la loro fruizione e anche sulla tipologia di informazioni fornite). Nella delibera c’è anche inserito il concetto di reciprocità, inteso come una sorta di “do ut des ”, l´accesso è consentito soltanto ai finanziatori che forniscono a loro volta le informazioni creditizie in loro possesso.
L’opera dell’Authority nell’arrivare alla delibera ha puntato soprattutto su due aspetti: la finalità dell´accesso, che deve essere soltanto la valutazione del " merito creditizio" del consumatore, e i soggetti specifici cui possono riferirsi le informazioni che si va a consultare, vale a dire esclusivamente il consumatore e tutti i "soggetti col medesimo coobbligati anche in solido", in base ai diversi dettami inseriti in passato dal Codice di deontologia sui sistemi informativi in tema di credito al consumo.
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Il profilo dell'autore
Valerio Mingarelli, marchigiano, è giornalista professionista fin dall’età di 28 anni.
Ha cominciato la sua carriera in ambito televisivo (TV Marche e TV 23) per poi passare alla carta stampata nel 2002 scrivendo prima per il Giornale dell’Umbria e poi per il Corriere Adriatico. Dal 2007 è al quotidiano Metro, testata internazionale fra le più diffuse, dove cura le pagine dell’economia scrivendo, fra l’altro, di assicurazioni, risparmio, mutui e immobiliare.