Prestiti: cosa dice la BCE
Il rapporto della Banca Centrale Europea sulla situazione prestiti
Pubblicato il 17 febbraio 2014
Secondo l’ultimo rapporto mensile della Banca Centrale Europea (BCE) il credito bancario, nell’area euro, risulta essere sempre più debole, a tratti assente.
L’indagine periodica della BCE registra, relativamente all’ultimo trimestre del passato anno, un numero netto di banche che hanno adottato criteri più severi e stringenti per la concessione di prestiti.
Per entrare più nello specifico: è stato registrato un crollo generale dei prestiti del 2,3% sia a novembre che a dicembre 2013; si tratta, in poche parole, del calo massimo registrato dall’inizio delle serie storiche, andando contro una previsione che vedeva una possibile flessione aggirarsi intorno all’1,9%.
Nell’ambito più strettamente italiano i dati sono ancora più allarmanti: l’erogazione del credito al consumo ed i prestiti hanno segnalato, nel novembre 2013, un calo del 5,9% in netto peggioramento rispetto ai numeri del mese precedente di ottobre.
Senza dubbio il credit crunch continua ad avvolgere la zona euro; nonostante la politica monetaria favorevole e accomodante della Banca Centrale Europea, che ha il merito di aver portato i tassi di interesse in Europa al minimo storico dello 0,25%, non si sono registrati consistenti e visibili benefici per le famiglie e le imprese.
Come sostiene il presidente della BCE, l’italiano Mario Draghi, le banche non prestano o, comunque, non abbastanza. Questa situazione si ripercuote in maniera inevitabile sull’economia dei paesi: non essendoci liquidità le famiglie e le imprese non trovano il sostegno essenziale per dare vita a nuovi progetti.
Sintetizzando, la morale è che le banche dovrebbero erogare più prestiti. Come fare? Il proposito della BCE, sull’esempio della Bank of England, sarebbe quello di mettere in piedi un meccanismo che stimoli le banche a prestare di più premiando poi quelle che lo fanno.
Non resta quindi che aspettare le prossime battute.
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Il profilo dell'autore
Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.
Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.