Più educazione finanziaria per tutti
Tanti consumatori vorrebbero comprendere meglio la finanza
Pubblicato il 28 marzo 2019
Dalla scelta di un prestito personale o di un mutuo fino alla decisione di investire i propri risparmi in un prodotto finanziario, tra cui obbligazioni, azioni, fondi e altro ancora. Ognuno di noi, nel corso della propria vita, è chiamato a prendere decisioni importanti in materia di soldi per se stesso o per conto della propria famiglia.
Sarà forse per questo che finalmente risparmiatori, banche e società di consulenza per gli investimenti, concordano su un punto: l’educazione finanziaria e una maggiore consapevolezza degli strumenti a disposizione possono aiutare a compiere le scelte giuste.
Nonostante l’Italia sia ancora caratterizzata da bassi livelli di conoscenza delle nozioni di base dell’economia, secondo l’ Osservatorio sul risparmio degli italiani, lanciato in occasione del Salone del Risparmio che si svolgerà dal 2 al 4 aprile a Milano, la maggior parte della popolazione è interessata a raggiungere una maggiore consapevolezza anche attraverso programmi mirati di educazione finanziaria.
Il parere è quasi unanime: il 79% dei risparmiatori intervistati e la quasi totalità dei consulenti (96%) sono favorevoli ad un programma di formazione sui temi inerenti il mondo del risparmio e degli investimenti.
Lo studio, curato dalla società Demia per conto di Assogestioni, rivela come su un campione composto da consulenti bancari e finanziari e risparmiatori (di età uguale o maggiore a 18 anni) in possesso di un patrimonio mobiliare investito o investibile di almeno 30 mila euro, il 57% ritenga che la formazione dovrebbe rivolgersi a chiunque senza limitazione d’età, mentre per il 20% dovrebbe rivolgersi esclusivamente alle persone dai 16 ai 35 anni.
Professionisti e cittadini concordano sul fatto che vi siano ancora troppe lacune non solo nella conoscenza dei prodotti e dei mercati, ma anche dei termini utilizzati nel campo della finanza personale.
Alla domanda su chi dovrebbe farsi promotore di questa iniziativa, invece, i risparmiatori e i consulenti si dividono: se i primi riconoscono principalmente allo Stato e alle Istituzioni finanziarie questo ruolo (47%), i consulenti attribuiscono questa responsabilità principalmente alle associazioni di categoria (64%).
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
In passato ha collaborato, tra gli altri, con il mensile Largo Consumo, Capital e le testate on line Etica News, Lamiafinanza.it e alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con il mensile Investire e con il portale Idealista.it.