Nord, Centro, Sud: dove sono andati i prestiti bancari

Nord, Centro, Sud: dove sono andati i prestiti bancari

Otto regioni del Nord Italia valgono quasi il 60% dei prestiti erogati

Pubblicato il 30 marzo 2021

Otto regioni del Nord Italia valgono quasi il 60% dei prestiti erogati a livello nazionale: questo, in sostanza, è ciò che ha sottolineato Unimpresa analizzando i dati di Banca d’Italia e di Istat relativi al 2020.

Otto regioni che mettono insieme il 46% della popolazione italiana. Nel dettaglio, dei 1.306 miliardi di euro erogati dalle banche, ben 780 sono stati destinati al Settentrione.

La sola Lombardia riceve il 25% del credito, mentre al Centro Italia va il 23% e alle regioni del Sud il 12%.

Nord pigliatutto

L’analisi del Centro Studi di Unimpresa ravvisa quindi uno “spread” tra credito e demografia.

Sul versante del credito alle famiglie, il 54% (circa 295 miliardi su 546) è stato erogato a vantaggio delle famiglie del Nord Italia.

Guardando le imprese, la sproporzione è ancora più netta: il 64% della liquidità concessa dagli istituti di credito viene erogato al Nord (485 miliardi su 759 totali).

I dati emersi

Le imprese del Nord Ovest del Paese hanno ricevuto 284,4 miliardi (il 37,46% del totale), mentre quelle del Nord Est il 26,38%.

Alle regioni del Centro sono arrivati 170,4 miliardi di finanziamenti (22,45%), mentre il Sud ha ricevuto solo 29,4 miliardi.

Il Nord svetta anche per i finanziamenti diretti a piccole imprese: su un totale di 134,9 miliardi ne ha ricevuti ben 80,4% (il 59,61%). Il centro ne ha visti arrivare 26,1, il Sud 19,1 e le Isole 9,1 miliardi.

I prestiti alle famiglie

La stessa situazione si riflette sui prestiti alle famiglie: su un totale di 546,4 miliardi, il 54%, come detto, va al Nord.

Il Centro ha ricevuto 126,9 miliardi (il 23,23%). Sud e Isole 124 miliardi (il 22,71%) nonostante nel Meridione risieda un terzo della popolazione italiana.

L'allarme di Unimpresa

Il divario sarebbe solo in parte giustificato dalla marcata geografia imprenditoriale del Nord.

Salvo Politino, vicepresidente di Unimpresa, mette in guardia da una possibile “desertificazione bancaria” del Sud Italia, con gli istituti di credito che chiudono gli sportelli e si allontanano dal territorio.

A suo avviso, l’atteggiamento delle banche e la mancanza di lungimiranza favoriscono la logica dei ricavi nel breve e medio periodo. Un atteggiamento rinunciatario che manca di un’ottica di lungo periodo, capace di fare da detonatore allo sviluppo dell’intera economia italiana.

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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