Luglio, fiducia dei consumatori in calo

Luglio, fiducia dei consumatori in calo

Crescono le domande di prestiti personali

Pubblicato il 4 agosto 2023

A luglio diminuisce la fiducia dei consumatori. Lo dice l’Istat le cui stime parlano di una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori che passa da 108,6 a 106,7. Non è un dato da poco: l'indice, infatti, serve a capire se i consumatori di un paese hanno una visione ottimistica o pessimistica del futuro e a elaborare previsioni su come evolverà il contesto generale.

In sostanza, se scende, indica che i consumatori sono meno propensi a spendere. La cosa, d'altra parte, è già emersa dall’analisi di Facile.it, secondo cui le domande di prestiti personali sono in aumento e la prima ragione per cui gli italiani si rivolgono ad una società di credito è l’esigenza di liquidità richiesta spesso per far fronte a spese correnti o imprevisti. A giugno 2023, il 32% di chi ha chiesto un prestito personale lo ha fatto per questa motivazione: in media, ha puntato a ottenere 7.631 euro.

Fiducia consumatori in calo su tutta la linea

Stando ai dati Istat, si deteriorano tutte le serie che compongono l’indice di fiducia dei consumatori: il clima economico e quello futuro calano, rispettivamente, da 127,6 a 123,4 e da 118,4 a 115. Il clima personale e quello corrente diminuiscono in modo più contenuto: nell’ordine, da 102,2 a 101,1 e da 102, a 101.

“L’indice di fiducia dei consumatori si riduce pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio/giugno 2023 - spiega l’Istat - Si segnala un deciso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale (ivi comprese le attese sulla disoccupazione) e delle attese sulla situazione economica personale”.

Effetto dei rincari estivi

Secondo le associazioni dei consumatori, sul clima di fiducia si ripercuotono i rincari estivi: è il caro-vacanze, insomma, che fa diminuire la fiducia dei consumatori a luglio, dopo la ripresa del mese scorso. Lo dice il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, secondo cui “sull’umore dei consumatori pesa soprattutto la raffica di aumenti di prezzi e tariffe che sta interessando nelle ultime settimane non solo beni primari come alimentari e carrello della spesa, ma anche voci legate al turismo e alle vacanze come biglietti aerei, hotel, pacchetti vacanza, traghetti, ecc. È importante ricordare che a una minore fiducia dei consumatori corrisponde una più bassa propensione alla spesa da parte delle famiglie che, in un clima negativo, saranno spinte a rimandare gli acquisti».

Italiani tornati alla dura realtà

La disamina del Codacons trova d'accordo anche l'Unione nazionale consumatori. “Se a giugno la fiducia era esplosa, grazie all’arrivo dell’estate, l’imminenza delle vacanze e la voglia di andare in ferie, a luglio gli italiani sono già tornati alla dura realtà, costretti a fare i conti con i prezzi diventati astronomici, a cominciare da quelli del trasporto aereo passeggeri decollati in un solo mese del 10,9%, +23,5% rispetto allo scorso anno”, spiega sil presidente dell’Unc Massimiliano Dona.

I rincari che pesano sull’estate secondo Unc

In testa alla top ten mensile dei rincari delle vacanze ci sono i voli che occupano le prime 3 posizioni: voli nazionali +17,8%, voli intercontinentali +11,9%, voli europei +7,4%. Non va meglio per il trasporto marittimo che rincara del 6,7%, per i villaggi vacanze, campeggi e ostelli che segnano un +5,5% né per alberghi e motel che segnano +5,4%.

Combattere le speculazioni

“Lo chiederemo finché avremo voce: sono necessari provvedimenti immediati per evitare le speculazioni che non mancano - sottolinea Anna Rea, presidente dell’Adoc nazionale - Le famiglie italiane sono allo stremo e dovranno anche rinunciare alle vacanze. Ci vuole trasparenza e informazione non speculazione sui prezzi. Abbiamo apprezzato l’annuncio relativo al paniere calmierato ma non comprendiamo i tempi: bisogna intervenire subito proprio perché la fiducia dei consumatori sta scemando”.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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