L'Ue vara nuove norme sulla sicurezza dei prodotti

L'Ue vara nuove norme sulla sicurezza dei prodotti

Sarà modernizzato il Safety gate

Pubblicato il 31 marzo 2023

Più sicurezza per i prodotti di consumo. È questo ciò che prevedono le norme sulla sicurezza dei prodotti di consumo non alimentari approvate dal Parlamento europeo.

Non parliamo di finanza o di prestiti personali, ma di nuove norme che richiedono requisiti più alti di sicurezza per i prodotti venduti sia nei negozi sia online: regole legate alle tecnologie, per esempio, e all’aumento delle vendite online, che imporranno alle piattaforme di rimuovere velocemente i prodotti pericolosi, garantendo una maggiore protezione dei consumatori vulnerabili come bambini e disabili e rendendo più efficaci i richiami.

Il testo dovrà ora essere approvato dal Consiglio: il regolamento si applicherà una volta trascorsi 18 mesi dall’entrata in vigore.

Tutto per la sicurezza dei consumatori

Con la nuova normativa le informazioni sulla sicurezza dei prodotti e sulle possibilità di ricorso saranno rese disponibili in un linguaggio chiaro e comprensibile: inoltre, sarà modernizzato il Safety gate, ossia il sistema di allarme rapido per i prodotti pericolosi.

“Grazie a questa legge stiamo proteggendo i nostri consumatori più vulnerabili, in particolare i bambini - spiega la relatrice Dita Charanzová - Nel 2020, il 50% dei prodotti elencati come pericolosi proveniva dalla Cina: con questa legge, abbiamo fatto un passo cruciale contro coloro che non vendono prodotti sicuri in Europa. Ogni prodotto venduto potrà essere ricollegato a qualcuno che si assume la responsabilità all’interno dell’Ue. I prodotti non sicuri saranno rimossi dai siti web in due giorni: i consumatori saranno informati via e-mail se hanno acquistato un prodotto non sicuro. Inoltre, avranno diritto a una riparazione, sostituzione o rimborso se un prodotto viene richiamato”.

Prima di tutto i rischi per i minori

Il regolamento generale sulla sicurezza dei prodotti prevede adesso che si tenga conto anche dei rischi per i consumatori più vulnerabili, come i minori, degli aspetti di genere e dei rischi per la cybersicurezza. Le norme si concentrano soprattutto sull’e-commerce e sulla necessità di una veloce rimozione online dei prodotti pericolosi ma non solo: ci saranno più obblighi per fabbricanti, importatori e distributori, più poteri per le autorità di vigilanza del mercato e anche obblighi chiari per i fornitori di mercati online.

Collaborazione con le autorità di vigilanza

Per limitare i rischi, tutte questi soggetti dovranno collaborare con le autorità di vigilanza del mercato le quali potranno ordinare ai mercati online di rimuovere o disabilitare le offerte di prodotti pericolosi entro due giorni lavorativi. I prodotti provenienti da paesi non Ue, inoltre, potranno essere immessi sul mercato europeo solo se un operatore economico stabilito nell’Ue si assume la responsabilità della loro sicurezza.

Più rapida la legislazione sui prodotti pericolosi

La nuova normativa servirà soprattutto a far funzionare meglio di quanto faccia oggi la legislazione sui richiami dei prodotti pericolosi. Attualmente, secondo il Parlamento europeo, i tassi di restituzione sono ancora troppo bassi: si stima, infatti, che un terzo dei consumatori europei continui a utilizzare prodotti richiamati.

Con la nuova normativa, invece, se un prodotto deve essere richiamato i consumatori ne devono essere informati subito e direttamente: avranno diritto alla riparazione, alla sostituzione o al rimborso e avranno diritto a presentare reclami o a intraprendere azioni collettive.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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