L'Italia riparte ma le famiglie non spendono

L'indagine Confesercenti sulle spese delle famiglie

In alcune regioni i consumi stentano a crescere

Pubblicato il 13 settembre 2017

La produzione industriale è in crescita, la stagione turistica è andata che meglio non si poteva, il comparto prestiti personali tira che è una meraviglia. L'Italia corre, è vero,ma all'appello manca la ripresa della spesa delle famiglie, tornata sopra i livelli del 2007 soltanto in sei regioni su venti. E' questo che emerge dall’indagine di Confesercenti sulla base dei dati Istat ed Eures-Cer circa l’impatto regionale della recessione dei consumi che ha colpito il nostro Paese negli scorsi anni. Tra le regioni che ripartono, cioè quelle nelle quali le famiglie tornano a spendere quanto e più di prima della crisi iniziata nel 2007, ci sono sei territori: il Trentino-Alto Adige, la Liguria, la Basilicata, la Valle d’Aosta, l'Emilia Romagna e la Toscana. Le altre 14 regioni, secondo Confesercenti, sono ancora in rosso, ossia mostrano  livelli di spesa media inferiori a quelli precrisi del 2007.

Trento e Bolzano spendono più di tutti. Il recupero, annota il report, è avvenuto con diversa intensità, ma l'incremento di spesa maggiore si registra nei nuclei familiari della provincia autonomia di Trento e Bolzano, con una spesa media annuale in aumento di ben 2.493 euro rispetto alla spesa del 2007. seguono le famiglie della Liguria che, nel 2017, hanno speso 1.026 euro in più rispetto a sdieci anni fa. Terza la Basilicata con una spesa media per famiglia in aumento di 434 euro sul 2007, mentre la Valle d'Aosta registra un + 389 euro a famiglia sul 2007 e la Toscana un + 377 euro sul 2007. Rialzano la testa anche le famiglie dell'Emilia Romagna che, l'anno scorso, hanno speso 89 euro in più rispetto al 2007.

Maglia nera all'Umbria. Per il resto non mancano differenze territoriali. Le famiglie lombarde si avvicina ai livelli pre-crisi anche se spendono ancora 163 euro in meno rispetto al 2007. Più preoccupante la situazione di altre regioni. La maglia nera, secondo il report, va alle famiglie dell'Umbria: la loro spesa media annuale, nel 2016, è stata inferiore di 5.711 euro rispetto al dato del 2007. Male anche la Calabria, che registra 5.628 euro di spesa media in meno rispetto a dieci ani fa, e anche il Veneto, dove le famiglie spendono 4.881 di meno rispetto all'inizio crisi. Altre tre regioni mostrano un deficit di spesa media che supera i quattro mila euro l’anno per nucleo familiare: sono la Sardegna (-4.251 euro rispetto al 2007), il Molise (-4.227 euro) e le Marche (-4.037 euro).

Ripartenza lenta. “Ricordiamoci che parliamo di una recessione senza precedenti, finita tecnicamente nel 2014 ma di cui paghiamo le conseguenze  ancora oggi, tre anni dopo - spiega Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti -  Le famiglie italiane oggi spendono in media 1.500 euro in meno rispetto al 2007, l'ultimo anno prima della crisi. Teniamo conto che la ripartenza dei consumi degli ultimi anni è stata insufficiente a recuperare il terreno perduto ma è stata anche molto diseguale sul territorio”. 

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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