Italiani e pilota automatico

Italiani e pilota automatico

Osservatorio Findomestic: gli italiani e la guida autonoma

Pubblicato il 26 luglio 2016

Sempre più spesso si sente parlare di guida autonoma e di quali conseguenze potrebbe portare la sua futura presenza sulla strade italiane. Con questa introduzione a mutare infatti non sarebbero soltanto le abitudini di guida, ma le auto di questo tipo segnerebbero un vero e proprio cambiamento nella quotidianità di tutti i guidatori.
Ecco perché il Centro Studi Findomestic, noto istituto bancario specializzato in prestiti personali per famiglie, si è occupato in uno dei suoi ultimi osservatori di indagare a livello mondiale quali sono le aspettative dei guidatori rispetto a questa futura nuova introduzione sulle carreggiate.
Il 75% degli intervistati ritiene che la guida autonoma è ormai una realtà più vicina di quello che ci si aspetti: l’81% di questi dichiara infatti di credere nell’arrivo di questi mezzi entro 10 anni. A livello generale gli italiani si rivelano particolarmente ottimisti: il 69% dei nostri connazionali confida di vedere circolare queste auto entro 5 anni.
Certamente la guida automatizzata potrebbe portare anche delle novità per ciò che riguarda l’utilizzo dei tempi previsti per gli spostamenti: il 48% del campione ritiene che l’auto potrebbe diventare una sorta di spazio predisposto al “divertimento”, una sorta di luogo conviviale dove poter dialogare con gli altri passeggeri. Ma non è tutto, una parte del campione (il 25%) crede possibile anche che il proprio mezzo con guida autonoma possa diventare un ottimo luogo di lavoro.
Nonostante ciò una percentuale di guidatori, il 37% italiani ed il 40% degli americani, ritiene necessario comunque “buttare un occhio” sulla strada e non affidarsi completamente a questi innovativi mezzi di trasporto, al contrario di quanto invece pensano i cinesi, i giapponesi ed i turchi.
Come sappiamo il settore automobilistico sta registrando una grande crescita negli ultimi mesi, complice di questa tendenza è stata anche una maggiore semplicità nel richiedere prestiti auto per affrontare tale spesa; non a caso anche il comparto di questi finanziamenti segnala un parallelo trend in crescita, stimolato anche da tassi più competitivi. Due settori, quello automobilistico e quello finanziario, che sembrano viaggiare a braccetto; rimane ancora difficile immaginare come l’avvento di questa tipologia di nuove auto riuscirà ad influenzare il posizionamento, o la nascita, di nuovi prodotti finanziari specifici.
 

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Il profilo dell'autore

Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.

Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.

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