Il Covid-19 spinge alla cautela e a ridurre la domanda di prestiti

Il Covid19 spinge alla cautela e a ridurre la domanda di prestiti

In calo anche l’importo medio richiesto

Pubblicato il 28 gennaio 2021

Grande attenzione per il lancio di nuovi vaccini contro il Covid-19 e tanta prudenza con le spese di casa. L’incertezza della situazione sanitaria, politica ed economica del nostro Paese rende gli italiani più cauti tanto da spingerli a rinviare spese importanti e il ricorso a prestiti personali.

Il ricorso al credito al consumo si sta rivelando infatti una cartina di tornasole per comprendere l’ottimismo degli italiani che oscilla insieme ai picchi della pandemia.

I prestiti finalizzati, quelli utilizzati soprattutto per l’acquisto di elettrodomestici, arredamento ed altro ancora, ad esempio sono ripartiti subito dopo il lockdown per poi bloccarsi nuovamente a partire da ottobre, con la seconda ondata di contagi.

Nel complesso però l’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dall’emergenza sanitaria Covid-19, che ha determinato una decisa contrazione della propensione degli italiani a richiedere un prestito per sostenere consumi e progetti di spesa.

Calo a doppia cifra per tutti i finanziamenti

Secondo quanto emerge dal Barometro del Credito alle Famiglie, realizzato attraverso l’elaborazione dei dati forniti da Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif, la flessione complessiva delle richieste di finanziamento sarebbe stata del 17,9% rispetto al 2019.

Entrando maggiormente nel dettaglio, malgrado l’ampliamento dell’offerta di credito sui canali digitali, nell’ultimo anno si è registrata una contrazione del 24,7% per le richieste di prestiti personali e del 13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali ad esempio auto e moto, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, impianti green e beni per l’efficientamento energetico della casa.

In calo l’importo importo medio dei prestiti

Nel corso del 2020 l’importo medio dei finanziamenti richiesti (prendendo come riferimento la somma di prestiti personali più finalizzati) si è assestato a 9.124 euro, con una flessione del 4,1% rispetto al 2019.

Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, nel 2020 il valore medio richiesto è risultato pari a 6.706 euro in calo dell’1,5% rispetto al 2019) contro i 12.498 euro dei prestiti personali (in calo del 2,3%).

Relativamente alla distribuzione dei prestiti per fascia di importo, si conferma la preferenza degli italiani per valori inferiori ai 5.000 euro (il 48,8% del totale), seguiti dalle richieste comprese tra 10mila e 20mila euro (con il 21,2%) e tra 5 mila e 10mila euro (con il 18,2%).

Se si guarda alla tipologia di finanziamento, le richieste di prestiti finalizzati vedono concentrare addirittura il 61,7 delle interrogazioni nella fascia al di sotto dei 5mila euro. Per i prestiti personali, invece, si rileva una distribuzione più uniforme tra le diverse classi di importo fino a 20mila euro, con il 30,9% del totale che si concentra nella classe al di sotto dei 5mila euro, il 26,7% in quella compresa tra 5mila e 10mila euro e il 26,3% in quella tra 10mila e 20mila euro.

Piani di rimborso più lunghi

Per ridurre l’impatto sul reddito famigliare, molti italiani hanno scelto di rimborsare il finanziamento attraverso piani di rimborso più lunghi.

Le durate superiori ai 5 anni hanno avuto l’incidenza più alta nel corso del 2020, con una quota pari al 25% del totale. La tendenza ad allungare i piani di rimborso non sarebbe tuttavia a ben vedere un fenomeno inedito: nel complesso, negli ultimi 10 anni è costantemente aumentata l’incidenza dei piani di rimborso superiori ai 60 mesi.

Al contempo, però, nel 2021 le richieste di prestiti con un piano di rimborso al massimo di 12 mesi sono arrivate a rappresentare il 16,9% del totale.

Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, le richieste si sono concentrate prevalentemente nelle fasce di durata più brevi con il 48,8% dei contratti che ha durata inferiore ai 24 mesi; al contrario i prestiti personali tendono a concentrarsi maggiormente nella fascia di durata superiore ai 5 anni, che hanno un’incidenza del 44,9% sul totale.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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