Il Black Friday non basta: a novembre prestiti alle famiglie a -24,5%

Servono iniziative di sostegno ai consumi tempestive ed efficaci
Pubblicato il 18 dicembre 2020
Non accenna ad arrestarsi la contrazione del mercato dei prestiti, che dopo la brusca frenata di marzo dovuta alle prime misure restrittive per contrastare l’epidemia di Covid-19, continua a trovarsi in grande difficoltà.
Anche a novembre, infatti, le famiglie italiane hanno ridotto le proprie domande di prestiti del 22,4% per quanto riguarda i finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e servizi e del 22,7% sui prestiti personali.
Questo il quadro tracciato dai dati del Sistema di Informazioni Creditizie gestito dal CRIF.
Non basano gli sconti
Le iniziative promosse per il Black Friday hanno sortito alcuni effetti positivi: nell’ultima settimana di novembre è stato registrato un incremento del 13% nelle domande di prestiti finalizzati rispetto alla media delle settimane precedenti.
Nonostante questo periodo abbia concentrato quasi la metà delle richieste di finanziamento di novembre, l’incremento è tuttavia rimasto al di sotto delle aspettative.
Dominano i finanziamenti per piccole somme
Secondo i dati del CRIF, il 61% delle domande di prestiti finalizzati ha riguardato cifre inferiori a 5 mila euro. I finanziamenti sono stati richiesti specialmente per il credito al consumo, in previsione delle festività natalizie.
Anche per quanto riguarda i prestiti personali, buona parte delle richieste (oltre il 30% del totale) ha riguardato somme al di sotto dei 5 mila euro.
Rispetto alla durata dei piani di rimborso, invece, si è registrata un’importante differenza tra prestiti personali e finalizzati. Quasi il 23% delle famiglie che hanno richiesto prestiti finalizzati, infatti, ha preferito soluzioni di breve periodo con ammortamenti di durata inferiore a 12 mesi.
Per i prestiti personali invece il 45,2% del totale delle richieste ha riguardato piani di ammortamento superiori a 5 anni.
Per superare le difficoltà è fondamentale che il Governo vari iniziative di sostegno ai consumi tempestive ed efficaci, ma anche gli istituti di credito dovranno fare la loro parte. Una sfida fondamentale sarà rispondere alle nuove istanze di digitalizzazione, adottando nuove tecnologie che consentano agli utenti di ricevere un servizio agile, veloce e personalizzato.
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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.