I britannici richiedono sempre più prestiti personali

Effetto Brexit sui prestiti?

I sudditi di Sua Maestà Elisabetta II chiedono sempre più prestiti

Pubblicato il 22 febbraio 2017

Si alzano le previsioni di crescita per il Regno Unito. A dichiararlo ci ha pensato solamente qualche giorno fa la Bank of England che, per la seconda volta a seguito del referendum sulla Brexit, ha messo in luce incoraggianti prospettive riportando il tasso di crescita, che era stato ridotto dopo lo stesso referendum, alle stime fatte prima di conoscere l’esito del voto. Parlando in termini numerici, giusto per dare una dimensione più tangibile, le previsioni sono passate dall’1,4% al 2% contro il 2,3% ipotizzato prima della consultazione popolare. Eppure esiste un rovescio della medaglia che Prestiti.it e Facile.it hanno analizzato. 

A ben guardare, a dare una consistente spinta all’economia britannica ci ha pensato principalmente il costante ricorso al credito delle famiglie e dei privati residenti. Non solo attraverso la richiesta di mutui casa, che da soli rappresentano l’85% del totale delle domande, ma anche in virtù del grande incremento registrato in particolare dalle richieste di prestito personale che hanno segnato un +10,6%, arrivando a toccare nel mese di novembre 2016 numeri da record mai raggiunti nell’arco di ben 11 anni.

Tale diffuso ricorso al credito ha però contribuito, e non in maniera marginale, ad aumentare il grado di indebitamento delle famiglie inglesi esponendo di conseguenza ad un buon livello di rischio l’intera economia della zona. Le manovre monetarie espansive adottate dalla Bank of England si sono trasmesse in maniera piuttosto rapida al settore del credito alle famiglie, alimentato da una grande competizione tra istituti che, sempre più spesso, applicano tassi attorno allo zero.

La cattiva notizia è che per quest’anno è attesa una crescita dell’inflazione che vedrebbe le tasche dei britannici, ed il loro potere d’acquisto ridursi drasticamente. Altro fattore da considerare è che se la Bank of England, a seguito appunto della crescita dell’inflazione, decidesse di alzare i tassi ciò si ripercuoterebbe duramente su tutte quelle famiglie già parzialmente indebitate che a quel punto non riuscirebbero a saldare le scadenze del credito richiesto.

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Il profilo dell'autore

Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.

Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.

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