Covid 19, la didattica a distanza divide l’Italia

Covid 19, la didattica a distanza divide l’Italia

Pubblicato il 9 aprile 2020

Tra smart working e didattica a distanza le famiglie italiane si scoprono tecnologicamente impreparate ad affrontare l’impatto dell’emergenza Covid 19.

Ad eccezione di chi già tempo per era abituato a lavorare connettendosi da remoto a server aziendali e a utilizzare strumenti di conference call e di web collaboration, molti italiani si sono dovuti attrezzare in tutta fretta acquistando pc e tablet, anche attraverso prestiti personali su misura.

A rivelare però in maniera drammatica la carenza di dispositivi digitali nelle famiglie italiane, in particolare al Sud, è stata la chiusura delle scuole italiane e la necessità di ricorrere a nuove forme di didattica a distanza.

Secondo i dati resi noti dall’Istat, e relativi agli anni 2018-2019, il 12,3% dei ragazzi tra 6 e 17 anni non ha un computer o un tablet a casa e la quota raggiunge quasi un quinto nel Mezzogiorno.

Oltre un terzo delle famiglie non ha computer o tablet in casa: nel biennio esaminato dall’Istituto nazionale di statistica il 33,8% delle famiglie non ha un computer o un tablet in casa, il 47,2% ne ha uno e il 18,6% ne ha due o più. Solo nel 22,2% delle famiglie è disponibile un computer per ciascun componente. Nelle famiglie mediamente più istruite (in cui almeno un componente è laureato) la quota di quanti non hanno nemmeno un computer o un tablet si riduce al 7,7%.

La situazione più grave, se si considera l’impatto di questa carenza sulle possibilità di apprendimento, è al Sud. La percentuale di famiglie senza computer supera il 41% nel Mezzogiorno, con Calabria e Sicilia in testa (rispettivamente 46% e 44,4%), ed è circa il 30% nelle altre aree del Paese. Più elevata nel Mezzogiorno anche la quota di famiglie con un numero di computer insufficiente rispetto al numero di componenti: il 26,6% ha a disposizione un numero di pc e tablet per meno della metà dei componenti e solo il 14,1% ne ha almeno uno per ciascun componente.

Viceversa, nelle regioni del Nord la proporzione di famiglie con almeno un computer in casa è maggiore. In particolare, a Trento, Bolzano e in Lombardia oltre il 70% delle famiglie possiede un computer e la quota supera il 70% anche nel Lazio. Nel Nord la quota di famiglie in cui tutti i componenti hanno un pc sale al 26,3%.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il mensile Largo Consumo, Capital e le testate on line Etica News, Lamiafinanza.it e alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con il mensile Investire e con il portale Idealista.it.

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