Consumi, la pandemia non risparmia neppure il cibo
A pesare sul comparto la chiusura di bar e ristoranti
Pubblicato il 19 marzo 2021
Il 2020, tutto sommato, è stato un anno positivo per l'agroalimentare italiano.
Rispetto ad altri settori, la pandemia ha colpito con meno vigore. Guardando più in profondità, però, si scopre un comparto con luci e ombre: export (+1,4%) ha avuto buone performance, soprattutto verso la Germania (+5,5%) e, nonostante i dazi, Stati Uniti (+5,2%).
Positivo è anche il dato della vendita al dettaglio.
Le conseguenze dei lockdown
La chiusura dei ristoranti e dei bar e il blocco del turismo hanno portato, però, il dato del Food & Beverage in territorio negativo.
Federalimentare, analizzando i dati Istat, evidenzia che il settore ha ceduto il 10,1% anno su anno. Un dato non lontano da quello dei consumi nazionali aggregati (-11,8%).
Traducendo in euro: la spesa alimentare è stata di 225 miliardi, contro i 250,4 miliardi del 2019. In sintesi: la ritrovata vena culinaria degli italiani non è bastata per sostenere l'intero agroalimentare.
Ristoranti e vendite al dettaglio
Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, ha sottolineato il peso che il settore della ristorazione ha avuto nel crollo dei consumi, precisando che il calo del “fuori casa” è stato del 35%: è passato dagli 85 miliardi di euro del 2019 ai 55 miliardi del 2020.
L'afflusso nei supermercati a inizio pandemia e la forte crescita di ordini e consegne a domicilio ha dato l'impressione che il settore, anticiclico (cioè che cresce nei momenti di crisi), potesse trarre vantaggio dalle limitazioni imposte dal Covid-19.
Un'impressione, purtroppo, errata. Seppur in modo forzato, quindi, anche l'agroalimentare va incluso nei settori in difficoltà. Solo chiarendo questo punto si può sottolineare quanto sia complicata la situazione delle imprese, prive di introiti stabili e gravate anche da spese e prestiti sostenuti nel breve intervallo tra prima e seconda ondata.
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.