Carburanti, la stangata al rientro dalle vacanze

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Torna il caro benzina

Pubblicato il 25 agosto 2023

“Una speculazione, che colpisce chi sta rientrando dalle ferie o ha deciso di partire solo ora per raggiungere il luogo di villeggiatura”. È così che l’Unione Nazionale Consumatori commenta gli ultimi dati del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica sui carburanti. Il prezzo della benzina in modalità self service, infatti, sale ancora attestandosi a 1,946 euro al litro, il gasolio a 1,845 euro al litro. Prezzi talmente alte che, quasi, fanno pensare a ricorre a prestiti personali per sbarcare il lunario.

Benzina, prezzi e regioni più care 

“In una sola settimana - aggiunge il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona - un pieno da 50 litri costa 36 cent in più per la benzina self e 88 centesimiper il gasolio. Nel mese di agosto un litro di benzina è rincarato di quasi 5 centesimi, con un rialzo del 2,5%, pari a 2,41 euro per un pieno, mentre il gasolio costa quasi 10 centesimi al litro in più, con un balzo del 5,7%, pari a 4,96 euro a rifornimento, pari su base annua a 119 euro per una famiglia che fa due pieni al mese” 

Unc: il governo ha fallito

“Il flop del governo sull’esposizione del prezzo medio regionale, che a dire dell’Esecutivo doveva servire a ridurre i prezzi, è ancora più lampante se si considerano le medie regionali - prosegue Dona - Nonostante dopo il 16 agosto l’impennata dei prezzi abbia subito un rallentamento, dal 1° agosto a oggi il prezzo medio in autostrada della benzina self è rincarato di 3,4 cent al litro, pari a 1,7 euro per un pieno di 50 litri. Va ancora peggio per il gasolio, che balza di 7,8 centesimi al litro, pari a 3,9 euro a rifornimento”.

Benzina, in Molise i rincari maggiori

Per la benzina self, secondo l'Unc, è il Molise la regione dove il pieno di carburante ha subito il maggior incremento di prezzo: 2,2 euro. Al secondo posto Bolzano, dove un rifornimento di benzina costa rispetto all’inizio del mese 1,95 euro in più. Al terzo posto la Campania con 1,85 euro a pieno. Guardando al prezzo assoluto, è Bolzano ad avere il costo al litro maggiore (1,984 euro), seguita dalla Basilicata (1,971) e dalla Puglia (1,969).

Gasolio, Molise ancora maglia nera 

Anche per il gasolio la regione meno virtuosa resta il Molise, con un salto di 4,5 euro per un rifornimento. Al secondo posto la Campania con 4,35 euro, al terzo posto Bolzano, con 4,3 euro. In valore assoluto, però, anche per il gasolio è sempre Bolzano la più cara (1,890 euro al litro), seguita da Calabria (1,874) e Valle d’Aosta, ex aequo con la Liguria (1,872).

Federconsumatori, allarme rosso rincari

Scatta l'sos benzina e diesel anche secondo l'Osservatorio nazionale Federconsumatori. Tenendo conto sia dell’andamento del mercato petrolifero che del cambio Euro/Dollaro, sostiene l'organizzazione, sul prezzo della benzina gravano ben 18 centesimi in più rispetto al dovuto. Il prezzo del gasolio, invece, si attesta a ben 20 centesimi in più di quanto dovrebbe.

Oltre 394 euro di rincari

“Questo si traduce, per una famiglia, in un aggravio sui pieni di carburante di 216 euro calcolando una media di due pieni di benzina al mese - sottolinea Federconsumatori - A questi si aggiungono 178,8 euro in più di ricadute annue in termini indiretti, dovute all’aumento dei prezzi di beni e servizi: non dimentichiamo, infatti, che l’86% dei beni è trasportato su gomma. Il tutto fa un totale di 394,8 euro di rincari”.

Federconsumatori chiede l'intervento del governo

“È ora che il governo intervenga con maggiore determinazione per far scendere i prezzi e contrastare le speculazioni - sottolinea Federconsumatori - Non è un caso, infatti, che i prezzi dei carburanti siano schizzati alle stelle proprio in vista delle partenze estive. Oltre a ciò, è necessario e urgente intervenire sulla tassazione sui carburanti, operando una profonda rimodulazione delle accise, imponendo una limitazione al loro oscillamento, nonché attuando lo scorporo dell’accisa dall’applicazione dell’Iva sui carburanti. Quest’ultima, da sempre, è una battaglia che portiamo avanti contro l’insopportabile e ingiusta applicazione di una vera e propria tassa sulla tassa”.
 

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