Bce: allo studio nuovi prestiti alle banche
Quasi in scadenza 700 miliardi di prestiti
Pubblicato il 26 febbraio 2019
Le banche europee potrebbero presto ricevere nuova liquidità. I segnali di rallentamento della crescita dell’Eurozona e, in generale, le incertezze causate da un’eventuale guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina potrebbero spingere di nuovo la Bce guidata da Mario Draghi a mettere in campo una strategia di supporto al sistema creditizio.
A gennaio il Consiglio direttivo della Bce aveva discusso infatti l’ipotesi di una nuova serie di prestiti TLTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations) a lungo termine e a bassi tassi alle banche dell’Eurozona dopo quella lanciata nel 2014. Secondo i verbali della riunione, resi noti solo poche settimane fa, il consiglio direttivo della Banca centrale europea, pur invitando a non accelerare i tempi ma a valutare tutti i rischi dell’attuale quadro economico, sarebbe intenzionato a evitare un peggioramento delle condizioni di liquidità delle banche dovuto all’avvicinarsi alla scadenza delle vecchie ondate di prestiti, fra giugno 2020 e marzo 2021.
Nei prossimi due anni infatti andranno in scadenza più di 700 miliardi di euro di prestiti a lungo termine della Bce agli istituti di tutta Europa. Si tratta di quanto raccolto attraverso le aste TLTRO (come detto acronimo di Targeted Longer Term Refinancing Operations), prestiti a tassi bassissimi per garantire liquidità al sistema del credito, e di riflesso, finanziamenti al mondo delle imprese e prestiti personali alle famiglie.
Le banche italiane hanno sottoscritto circa un terzo di tutti quei prestiti: la possibilità di ottenere un nuovo finanziamento rappresenterebbe una boccata d’ossigeno indispensabile dato l’aumento dei costi per i prestiti già in essere che devono sostenere le banche italiane dopo l’aumento dello spread. Ha preso pertanto sempre più piede l’ipotesi che possa essere varato un nuovo round di “Targeted longer-term refinancing operations” che costituiscono operazioni di rifinanziamento a medio-lungo termine.
Detto in altri termini, la BCE presterebbe nuovamente denaro al settore creditizio a condizioni particolarmente vantaggiose, con finanziamenti della durata di 4 anni. Vi è quindi grande attesa per le decisioni che potrebbero già essere prese nel mese di marzo. In ogni caso è probabile che le condizioni siano meno vantaggiose rispetto ai prestiti erogati in passato che hanno permesso agli istituti di finanziarsi a tassi negativi fino a allo 0,4 per cento.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
In passato ha collaborato, tra gli altri, con il mensile Largo Consumo, Capital e le testate on line Etica News, Lamiafinanza.it e alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con il mensile Investire e con il portale Idealista.it.