Bankitalia: crescono i prestiti ai privati

In aumento i prestiti per le famiglie

Bankitalia: crescono i prestiti al settore privato ma scende la raccolta

Pubblicato il 11 maggio 2011

Dal bollettino statistico Moneta e banche, che la Banca d'Italia ha pubblicato in questi giorni, in riferimento al mese di marzo, emerge l'aumento del 4,5% del numero dei prestiti che sono stati concessi dalle banche italiane al settore privato su base annuale. La percentuale è leggermente inferiore a quella di febbraio, quando i prestiti erano cresciuti del 4,9%. Salgono anche (del 5%) i prestiti personali che le banche hanno concesso alle famiglie, mentre sono aumentati del 4,6% i prestiti erogati a società non finanziarie.

Secondo i dati resi noti da Bankitalia, è diminuita dello 0,3% la raccolta riguardante il settore privato, in lieve rialzo rispetto al -0,7% di febbraio. Per quanto concerne i tassi attivi e passivi, Bankitalia segnala una diminuzione leggera a marzo (è all'8,74% dall'8,88% del mese di febbraio) dei tassi applicati al credito al consumo delle famiglie. Diminuiscono anche i tassi applicati per i prestiti casa, che passano dal 3,3% di febbraio al 3,23% di marzo, mentre i tassi sui conti correnti sono passati dallo 0,4% di febbraio allo 0,37% di marzo.

Giovanni Carosio, vicedirettore generale di Bankitalia, ha dichiarato in un'audizione alla commissione Finanze della Camera sul tema dei mercati degli strumenti finanziari: “il volume dei prestiti che sono stati iscritti a sofferenza nel 2010 è pari al 2,5% dei finanziamenti alle imprese, valore analogo a quello del 2009, registrato nel momento di crisi più acuta. E non si riducono nemmeno – spiega ancora Carosio – i prestiti ai clienti in temporanea difficoltà, quelli che in gergo vengono chiamati incagli”.

Complessivamente, ha detto ancora Carosio di fronte alla Commissione finanze, “l'8% dei prestiti a imprese che non siano in sofferenza presenta delle forme di irregolarità per quanto riguarda i rimborsi. E questa è una quota quasi doppia rispetto a quella di fine 2008”. Sempre secondo il vicedirettore di Banca d'Italia “le imprese che sono poco capitalizzate ma che hanno una quota elevata di debiti a breve termine sono quelle che hanno subito di più gli effetti del calo nei volumi d'attività, del prolungamento dei tempi del pagamento nelle transazioni commerciali e delle difficoltà d'accesso al credito”.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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