Prestiti per comprare la barca

L’estate è così: fa venire voglia di mare. Il richiamo è più forte se si è nati e cresciuti in un posto bagnato dalle acque del Mediterraneo, ma pungola anche chi ha radici montanare. Certe volte, l’amore per il mare si tramuta in smania di solcarlo e dominarlo. E qui sembra confermarsi quello che si dice degli italiani: e cioè che, tra i tanti tratti che li caratterizzano, sono pure marinai. Gettando lo sguardo oltre gli stereotipi e i cliché, sappiamo che marinai, se non ci si nasce, lo si può diventare. Esattamente come si può imparare a guidare un’automobile. Solo che in questo caso serve la patente nautica.

Chi vuole apprendere i fondamentali della navigazione, perché magari nuotare non gli basta più, può infatti studiare per prendere la patente nautica. Che tanto più è costosa quanto più ci si vuole allontanare dalla terraferma. I siti web specializzati ci spiegano che la patente nautica entro le 12 miglia dalla costa ha un prezzo di 500 euro circa, di cui 100 per la prenotazione e l’iscrizione e i restanti come saldo all’inizio del corso. Chi invece vuole solcare le acque andando ben oltre le 12 miglia e proseguendo senza limiti, deve spendere 700 euro circa tra la prenotazione, l’iscrizione e il saldo. L’integrazione oltre le 12 miglia, per quelli che già possiedono la patente nautica entro le 12 miglia dalla costa, comporta invece un esborso totale che si aggira attorno ai 400 euro.

Le somme, però, non considerano il materiale didattico, le uscite in mare – tra i 40 e i 50 euro ciascuna – i libri di testo, le dispense con gli esercizi, il corso di teoria, gli esercizi di carteggio, il certificato medico e l’assistenza e la prenotazione per l’esame di teoria. Sommando il tutto, si può ottenere un risultato pari o superiore ai mille euro. E poi, sempre che la preparazione abbia successo, c’è da considerare la spesa per l’acquisto dell’imbarcazione. I costi sono ovunque piuttosto alti – altro che automobile – e non sempre si hanno a disposizione le risorse sufficienti per farvi fronte. Ma è proprio qui che si può inserire il prestito personale: un credito non finalizzato, in questo caso, consente di dilazionare l’uscita rendendo più sostenibile l’acquisto. È possibile richiedere fino a 60mila euro, da restituire attraverso un piano rateale pluriennale.

In alternativa c’è il finanziamento nautico tramite leasing. Funziona così: la società di leasing, in qualità di locatore, concede il bene al locatario – in questo caso, dà l’imbarcazione alla persona che desidera utilizzarla – per un periodo di tempo stabilito. Per contro, percepisce dal locatario un canone periodico. Una specie di affitto. La cadenza dei versamenti, anche in questo caso, è mensile. Il finanziamento, insomma, avviene in questo modo: la spesa per l’acquisto la sostiene il locatore, ovvero la società di leasing, mentre il locatario deve corrispondere al locatore il canone periodico ma può riprendere un po’ di fiato in virtù della dilazione del pagamento. Una tale formula comporta che la proprietà del bene locato è in capo alla società di leasing fino all’eventuale riscatto da parte del cliente.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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