Frodi creditizie: come cancellare i dati sul Sic

La settimana scorsa abbiamo parlato di frodi creditizie tramite furto d’identità. In particolare, abbiamo riferito il caso di una rivendita di elettrodomestici che, usando copie di documenti di clienti ignari acquisite in occasione di passate richieste di finanziamenti, avrebbe chiesto prestiti a loro nome, incassandoli senza poi rimborsarli (https://www.prestiti.it/credito-consumi/prestiti-quelli-che-ti-rubano-i-dati). Come tutelarsi in un caso del genere? Ci siamo lasciati con l’indicazione di denunciare il fatto alle forze dell’ordine, comunicandolo poi alla banca o finanziaria che ha erogato il prestito oggetto della truffa, allegando la copia della denuncia. Tutto qui? No. E infatti questa è un po’ la seconda puntata. In Italia è operativa la Centrale Rischi della Banca d’Italia, così come i Sistemi di informazione creditizia: sono tutti archivi che riportano la storia creditizia dei clienti, con le note positive – i pagamenti puntuali e i finanziamenti regolarmente estinti – e quelle negative, che riguardano gli intoppi, più o meno importanti, nel rimborso dei debiti.

Di fronte al mancato versamento delle prime rate da parte dell’ignaro cliente, registrato nella Centrale Rischi e nei vari Sic per quel finanziamento fraudolentemente richiesto a suo nome, scatta dunque il “bollino rosso”. Il problema è che tanti “bollini rossi” possono compromettere la possibilità di ottenere altri prestiti in futuro. Quindi, tornando alla domanda iniziale: cosa fare quando scopriamo che il nostro nome ricorre nell’archivio della Centrale Rischi e dei Sic a seguito di frode creditizia? “Chi trova nella Centrale dei Rischi un’informazione a suo nome che ritiene inesatta”, spiega Bankitalia, “può chiedere di correggerla direttamente all’intermediario che l’ha segnalata, non alla Banca d’Italia. Se la Banca d’Italia ha notizia di possibili errori, chiede agli intermediari di verificare le informazioni trasmesse e di correggerle”. E i Sic? In questo caso, è bene verificare la presenza sui vari Sistemi – il più noto è Eurisc di Crif, ma ci sono anche quelli di Cerved, Experian, Ctc, Assilea – di dati non attribuibili a voi (verifica che in genere ha un piccolo costo).

Appurato che questi dati ci sono – ma solo perché qualcuno ha realizzato la frode creditizia a vostro danno – si può ottenerne la cancellazione inviando apposita richiesta secondo le modalità previste da ciascuna azienda. Crif, da parte sua, raccomanda di diffidare di chi promette, dietro compenso, di ottenere per vostro conto la cancellazione dei dati negativi censiti sul Sic. “Nella nostra esperienza”, spiega, “questi soggetti mandano una semplice richiesta che cancella i dati positivi, ma non quelli negativi”. Il che non è di alcun aiuto. Mettiamo che nella vostra scheda siano registrati due finanziamenti, il primo rimborsato con puntualità e il secondo con qualche ritardo. Eliminare solo il primo farebbe sì che la banca o finanziaria alla quale andaste a domandare un altro finanziamento avrebbe solo la prova che di voi non ci si può fidare troppo, e si regolerebbe di conseguenza: o non concedendovi il prestito, oppure concedendovelo a un costo più alto. Ricapitolando: la presenza di dati scorretti nell’archivio della Centrale Rischi si risolve con il creditore, mentre per quanto riguarda i Sic fanno testo solo le società che li gestiscono.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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