Prestiti per “pelosetti”

C’è una recente indagine, commissionata Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different, secondo la quale sono più di 6 milioni e mezzo i proprietari di cani e gatti che quest’anno faranno le vacanze insieme al proprio “pelosetto”.

E in barba all’inflazione, che ha messo alla prova le famiglie nel corso dell’ultimo anno, il 73% dei padroni ha detto di essere disposto a spendere qualcosa in più per l’alloggio, pur di avere maggiori servizi per il proprio animale domestico. Curiosi di saperne di più? Tutti i dettagli dell’indagine li trovate qui.

La domanda, però, ora è: cosa fare quando i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di una cura o di una terapia e noi non abbiamo la liquidità necessaria a far fronte a questa specifica spesa? La risposta è sempre la stessa: se la situazione finanziaria e reddituale personale e familiare lo consentono, si può fare ricorso a un prestito. Quale? Le possibilità sono essenzialmente tre, come accade per il finanziamento delle spese mediche nostre e della nostra famiglia.

Richiedere un prestito personale

Il prestito personale serve a soddisfare generiche esigenze di liquidità. Chi vuole richiederlo va in banca o si presenta negli uffici della finanziaria, riceve i relativi documenti con tutte le informazioni sul finanziamento, poi compila i moduli e presenta la documentazione richiesta, aspetta che la società bancaria o finanziaria faccia le sue verifiche e alla fine riceve il finanziamento. Il prestito arriva in un’unica soluzione e il consumatore lo restituisce a rate.

Accedere a un prestito finalizzato

Il prestito finalizzato, o “credito collegato”, è un finanziamento legato all’acquisto di un certo bene o servizio. Anche in questo caso, va restituito a rate. Ma con una differenza che non ci stancheremo mai di spiegarvi. Il consumatore non lo incassa direttamente, come invece avviene per il prestito personale, perché il creditore lo dà a chi eroga il bene o servizio. Per esempio, se compro un’auto facendo ricorso a un prestito finalizzato, succede questo:

  • il creditore versa il denaro al rivenditore, che così viene subito saldato;
  • l’acquirente può ritirare la sua auto;
  • nei mesi che seguiranno, pochi o tanti a seconda della durata del piano di rientro, rimborserà a rate quanto il creditore ha versato per lui, con tanto di interessi.

È un meccanismo che chi possiede un cane, un gatto o un altro animale deve tenere a mente: oggi, infatti, c’è la possibilità di attivare questo tipo di finanziamento direttamente presso gli studi o le cliniche veterinarie in virtù della convenzione che lo studio o la clinica può avere con una o più banche o finanziarie, per conto delle quali gestisce la pratica. Il finanziamento consente al medico veterinario di vedersi saldata subito la prestazione e al proprietario di rateizzare la spesa.

Cessione del quinto dello stipendio o della pensione

La legge consente ai lavoratori dipendenti pubblici e privati e ai pensionati di restituire la somma ricevuta in prestito cedendo al finanziatore fino a un quinto del loro stipendio o della pensione. Il datore di lavoro o l’ente previdenziale trattiene la rata dallo stipendio o dalla pensione e la versa al finanziatore.

Ricordiamo le due differenze da tener presenti quando si parla di cessione del quinto:

  • il dipendente può cedere un ulteriore quinto stipulando con il finanziatore anche un contratto di “delegazione di pagamento”, mentre il pensionato non può per via del limite di una sola trattenuta sulla pensione, che, come ricorda Bankitalia nella Guida al credito ai consumatori, “non può superare il quinto della somma mensile percepita”;
  • il datore di lavoro è tenuto ad aderire alla cessione del quinto, mentre può scegliere se aderire o no alla delegazione di pagamento.

Per la cessione del quinto, infine, la legge richiede la stipula di una polizza assicurativa a copertura del rischio di morte e/o di perdita del posto di lavoro del debitore.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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