Prestiti a quattro zampe

Ormai si sarà capito: possiamo chiedere un prestito più o meno per ogni nostra esigenza, per ogni progetto, per sostenere ogni nostra necessità di spesa e consumo. Il perimetro del credito ai consumatori è infatti ampio e variegato. L’unico filtro, all’ingresso, siamo noi. La nostra situazione economico-finanziaria depone a favore della possibilità di domandare un finanziamento? Abbiamo un’entrata - stipendio, pensione, compenso per attività autonoma o libero-professionale - su cui potremo ragionevolmente continuare a contare nei prossimi mesi? Insomma, se riteniamo di non rischiare il famigerato passo più lungo della gamba, allora ok: non solo possiamo procedere, ma di certo il mercato saprà venirci incontro. Un esempio? Eccolo. Prendiamo quelli che, ad oggi, sono a tutti gli effetti i componenti pelosi e a quattro zampe delle nostre famiglie: i cani e i gatti. Secondo i dati del rapporto Legambiente diffusi a fine 2019, i cani registrati alle anagrafi regionali in Italia sono più di 11 milioni - ma per altre fonti, dice Legambiente, potrebbero attestarsi a 27 milioni - mentre i gatti, la cui registrazione all'anagrafe è facoltativa, risultano poco più di 600 mila, però, anche qui, certamente sono parecchi di più.

Questi componenti speciali delle nostre famiglie hanno, anche loro, bisogno di cure e attenzioni. Cure e attenzioni che hanno un costo, non sempre modesto. Laddove però il bilancio familiare lo consenta, si può, volendo, farvi fronte con un prestito. I medici veterinari, infatti, possono avvalersi di specifiche convenzioni finanziarie in virtù delle quali incassare subito l’importo della prestazione erogata, permettendo al contempo al cliente-proprietario di rateizzare la spesa. Vi suona familiare? Se sì, è solo perché ne abbiamo parlato molte altre volte: è il prestito finalizzato, o “credito collegato”, per l’acquisto di un bene o servizio. A questo punto noi, tipicamente, facciamo l’esempio dell’automobile. Ma il medesimo meccanismo si può applicare a un servizio come appunto quello delle cure mediche per sé e per il proprio animale d’affezione. In pratica, la banca o finanziaria salda il conto del cliente, il quale dovrà poi provvedere a rimborsare ratealmente al creditore la somma erogata più gli interessi.

In questi casi, volendo, il cliente può anche pagare subito parte della prestazione o del bene acquistato, coprendo la restante con il finanziamento. In alternativa, niente vieta di chiedere un prestito personale, utile a soddisfare generiche esigenze di liquidità. La regola, valida sempre e in generale, è che più alto è il merito creditizio del richiedente, maggiori sono le possibilità di ottenere il finanziamento. E un solido “pedigree”, in questi casi, contempla precedenti finanziamenti rimborsati puntualmente e un importo richiesto non fuori misura rispetto alla capacità di rimborso, capacità certificata da un reddito dimostrabile o dalla garanzia personale offerta da una terza persona. In ogni caso, il cliente deve poter confrontare le varie alternative sul mercato: il punto di riferimento, lo ricordiamo, è il Taeg, il Tasso annuo effettivo globale. Nel caso del prestito finalizzato, il contratto che verrà siglato dovrà contenere una descrizione dettagliata dei beni o dei servizi oggetto dell’acquisto, con tanto di indicazione dei costi.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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