Prestiti auto: l’Antitrust interviene

Esiste un cartello finanziario sui prestiti auto?

Le finanziarie del credito auto si accordano sui tassi?

Pubblicato il 28 gennaio 2019

Come abbiamo visto in un articolo che abbiamo pubblicato solamente qualche giorno fa, quasi un italiano su due al momento di acquistare un veicolo sceglie di farlo a fronte della richiesta di un prestito auto. I canali per ottenere la liquidità extra necessaria a questo scopo sono principalmente i tradizionali istituti bancari o di credito e le società finanziarie automobilistiche che sempre più spesso offrono prodotti interessanti in termini di convenienza.

Proprio su queste ultime si sono concentrate alcune recenti rilevazioni condotte dall’Antitrust che hanno messo in luce come nel mondo delle società finanziarie legate alle case automobilistiche (ad eccezione di un paio di casi) sia prassi comune lo scambio di informazioni relative ai tassi di interesse, all’andamento delle vendite e ai piani di business per il futuro. Si tratta di un dato importante che evidenzia come queste società, idealmente in concorrenza tra loro, lavorano invece in modo congiunto, avendo la possibilità di allineare i tassi di interesse sui prodotti di prestito auto di volta in volta. Non è comunque su quest’ultimo punto che l’Antitrust ha concentrato le sue attenzioni, ma piuttosto ciò che sta più a cuore all’autorità è lo scambio illecito di informazioni, che comprendono anche i dati dei consumatori. Ricordiamo, infatti, che la tutela della privacy è un argomento quanto mai sentito e sul quale si stanno concentrando grandi attenzioni da parte delle istituzioni.

Come detto, comunque, ad ora si tratta solamente di un’ipotesi che non ha prove di concretezza: l’Antitrust, infatti, nel corso della sua istruttoria non è riuscita a dimostrare un allineamento dei prezzi, ma lo scambio di informazioni rappresenterebbe già di per se un illecito rispetto alle norme sulla concorrenza.

Non si tratta certo della prima volta che si verifica una situazione simile: nel 2017 la Commissione Europea aveva evidenziato l’esistenza di una sorta di cartello tra i produttori di camion rispetto ai prezzi dei veicoli: in quel caso era stato possibile stabilire l’entità del danno per i consumatori e proseguire con un risarcimento.

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Il profilo dell'autore

Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.

Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.

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