Prestito casa: cos'è e come funziona

Capita che, di ritorno dalle vacanze, vogliamo portarci un poco di vacanza con noi. Come? Per esempio, inizia a prendere forma nella nostra testa l’idea di comprare una casa per le vacanze. Al mare o in montagna oppure, perché no, in quel certo borgo caratteristico che abbiamo scoperto per caso durante l’estate. Ci sta. Ma come fare se – com’è nella maggioranza dei casi – non si hanno a disposizione tutti i soldi che servono per procedere all’acquisto? Lo sappiamo: c’è il mutuo.

Il mutuo ipotecario in breve

Noi qui ci occupiamo di credito al consumo, ovvero dell’insieme di finanziamenti che chiediamo per le nostre spese personali. Il mutuo non rientra in questa categoria. Il mutuo ipotecario rientra invece nel perimetro del credito immobiliare.

Si tratta di un finanziamento a medio-lungo termine, che in genere va dai cinque ai trent’anni. Il cliente riceve tipicamente la somma in un’unica soluzione e la rimborsa nel tempo attraverso rate di importo costante o variabile.

Si dice “ipotecario” perché il pagamento delle rate è garantito da un’ipoteca. È, come scrive la Banca d’Italia nella sua guida sul tema, “lo strumento fondamentale per acquistare la tua casa”. Lo strumento fondamentale, ma non l’unico.

Alla scoperta del prestito casa

Il prestito casa è pensato per far fronte alle varie spese legate alla casa: dall’acquisto di complementi d’arredo a interventi di manutenzione e ristrutturazione fino al vero e proprio acquisto dell’immobile, posto che non sia di valore elevato. Dai 50mila euro in giù, diciamo. Il prestito casa può quindi servire a comprare una casa, appunto, ma anche una pertinenza: un box auto o una cantina, per dire.

Può essere finalizzato o personale: nel primo caso, è strettamente e imprescindibilmente vincolato all’obiettivo di spesa per il quale lo si richiede; nel secondo caso, il richiedente non deve dare chiarimenti sulla destinazione della somma che punta a ottenere. In linea di massima, comunque, per interventi di ristrutturazione o per migliorie d’arredo si può domandare un prestito finalizzato, mentre per l’acquisto dell’immobile si richiede più tipicamente un prestito casa non finalizzato.

Quali differenze tra prestito e mutuo?

Le vediamo brevemente qui di seguito. 

  • Durata: tipicamente breve quella del prestito, medio-lunga quella del mutuo.
  • Importo: più modesto quello del prestito, fino all’80% del valore dell’immobile (stabilito in base alla perizia di un tecnico indipendente) quello del mutuo.
  • Garanzie reali: il prestito casa non ne prevede l’obbligo (il che non significa che non possano mai essere richieste garanzie), mentre al mutuo soggiace sempre e invariabilmente un’ipoteca immobiliare.
  • Sgravi fiscali: i prestiti non ne beneficiano perché soddisfano bisogni ed esigenze considerati non primari, i mutui invece sì (la casa è considerata bisogno primario) e parte degli interessi può essere oggetto di detrazione.

C’è soprattutto un “pro” che depone a favore del prestito casa: è possibile ottenerlo in tempi più rapidi, dal momento che la verifica dell’affidabilità di chi ne fa richiesta è tendenzialmente più veloce. Non mancano però i “contro”: il tasso d’interesse applicato al finanziamento in linea di massima è più alto rispetto a quello del mutuo. Il che, se vogliamo, compensa l’assenza di garanzia reale sotto forma di ipoteca.

Cosa sono le garanzie?

Non si scappa: per poter ottenere un finanziamento dobbiamo presentare al nostro finanziatore precise garanzie, il cui scopo è proteggerlo dal rischio di una nostra insolvenza. La garanzia “regina” è il reddito, certificato da busta paga, cedolino della pensione o dichiarazione dei redditi, a seconda che siamo lavoratori dipendenti, pensionati o professionisti autonomi.

In mancanza di tale carta, il creditore chiede in genere garanzie alternative, che possono essere reali o personali:

  • nella prima categoria rientrano il pegno e l’ipoteca, che si basano sul valore del bene presentato come garanzia;
  • nella seconda categoria si colloca invece la fideiussione, che consiste nell’impegno da parte di una terza persona a farsi carico del nostro debito nel momento in cui noi non riusciamo più a sostenerlo.

Come detto, il fatto che l’ipoteca non sia un “sine qua non” del prestito casa non significa che il prestito casa non possa avere mai una garanzia sottostante. Discorso che, come abbiamo detto altre volte, vale per un po’ per tutti i prestiti.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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