Aumenta il numero di finanziamenti chiesti

Quando si parla di finanziamenti, bisogna tenere presente la fondamentale differenza tra istruttoria e preventivo. L’istruttoria è il procedimento attraverso cui la banca e la finanziaria fanno le loro valutazioni dopo aver ricevuto una richiesta di prestito per poi eventualmente procedere all’erogazione. Implica spese diverse a seconda dell’ente che rilascia il finanziamento e che sono incluse nel Tasso annuo effettivo globale (Taeg). In media, queste spese costituiscono l’1% del capitale finanziato. Il preventivo è invece una prima stima dei costi offerta dalla società all’utente e non ha ancora alcuna implicazione per la banca o la finanziaria che propone il prestito. L’istruttoria è dunque senza dubbio più importante e impegnativa del preventivo, se non altro perché significa che le cose si sono spinte un po’ più avanti.

E proprio le istruttorie formali – dunque non le pure e semplici richieste d’informazioni o i preventivi online – sono tornate a crescere negli ultimi mesi: è questo che emerge dall’analisi dei dati confluiti in Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie di Crif, che raccoglie le note riguardanti più di 77 milioni di posizioni. Più nel dettaglio, ad aprile le richieste da parte delle famiglie – considerando sia i prestiti personali sia quelli finalizzati – sono aumentate del +10,8% rispetto allo stesso mese del 2014. Un dato, questo, che mette una sorta di sigillo all’andamento positivo in corso dal settembre di un anno fa: come fa notare Crif, infatti, si tratta dell’incremento più importante degli ultimi anni, che interviene a consolidare la tendenza positiva dei sei mesi passati, a valle di un lungo periodo di debolezza.

Nel complesso, il numero delle domande di finanziamenti nel primo quadrimestre del 2015 registra un rialzo pari al +8,6% rispetto al medesimo periodo del 2014, ma lontano dai ritmi degli anni 2011 e 2010. Concentrando l’attenzione sui prestiti personali, Crif segnala che ad aprile la quantità delle richieste è cresciuta del +10,6%. Dalle più recenti rilevazioni del barometro della società, viene fuori che nello stesso mese l’importo delle istanze presentate dai consumatori alle società creditizie è stato in media pari a 11.740 euro. Quanto alla durata, la soluzione superiore ai cinque anni è risultata “la più amata dagli italiani”, con una quota del 38,6% del totale, nonostante una flessione di 1,5 punti percentuali rispetto al 2014.

Ma qual è la differenza tra prestito personale e prestito finalizzato? Lo ricordiamo subito. Il prestito personale consente di accedere a una somma di denaro per qualunque esigenza e necessità senza dover giustificare all’istituto di credito l’uso che si ha intenzione di farne. Da tenere a mente che ha la possibilità di fare richiesta per un prestito personale chiunque abbia fra i 18 e i 75 anni d’età, un reddito che sia in grado di dimostrare e la residenza nel territorio italiano. Il prestito finalizzato, al contrario, è concesso da una società creditizia ed è legato a filo doppio alla spesa che si fa. Con il prestito finalizzato le banche e le finanziarie versano la somma al rivenditore del prodotto o del servizio e poi si fanno rimborsare a rate la cifra dal debitore.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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