Prestiti e pagamenti sempre più mobili

Sempre più prestiti passano dallo smartphone

Mobile e finanza personale

Pubblicato il 28 settembre 2017

Nonostante vi sia ancora qualche timore relativo alla sicurezza e alla privacy dei propri dati, in Europa e in Italia l’utilizzo dello smartphone per gestire le proprie finanze sembra essere diventata un’abitudine molto diffusa. Comodo, sempre in tasca o in borsa, grazie anche alle ultime applicazioni rese disponibili dalle banche, viene considerato uno strumento per abbattere i tempi e semplificare i pagamenti. Lo rivela lo studio annuale di Visa “Digital Payments Study”, che conferma come il mobile banking, inteso come il complesso di operazioni bancarie in mobilità, sia diventato una pratica naturale per il 62% dei consumatori europei e per un italiano su due (56%). Un terzo degli italiani (37%) ne fa persino un uso quotidiano per controllare entrate ed uscite dal conto corrente e per gestire meglio le scadenze mensili tra cui le rate dei prestiti personali e i pagamenti delle bollette.

In sintesi, sette italiani su 10 usano smartphone, tablet o dispositivi wearable per gestire il proprio denaro o fare pagamenti, di persona, online o attraverso app. Ad aver subito accolto i vantaggi della mobilità sono soprattutto i millennials: In Italia l’82% e in Europa l’86% dei consumatori fra 18 e 34 anni  usa il proprio dispositivo mobile per fare disposizioni bancarie, trasferimenti valuta, consultazione delle finanze personali. I consumatori si sentono inoltre più sicuri rispetto al passato nell’uso dei pagamenti in mobilità, confidando nella sicurezza e nella comodità dei pagamenti da mobile: questo l’atteggiamento del 61% degli europei e del 65% degli italiani.

Nel Vecchio Continente il 77% dei consumatori europei utilizza ora in mobilità il proprio smartphone, tablet o altro apparecchio per tenere traccia delle proprie entrate e uscite finanziarie contro il 74% degli italiani.

Quasi la metà degli europei usa un dispositivo mobile per fare shopping (48% in Europa, contro una media italiana più alta e pari al 55%) mentre il 45% invia denaro a parenti o amici usando uno smartphone o un tablet (contro il 32% degli Italiani).

Gli italiani sembrano essere più preoccupati per la sicurezza e meno invece per la privacy. I timori legati alla privacy sono espressi dal 46% degli intervistati in Europa (con un calo di cinque punti percentuali rispetto al 2016) ma in Italia solo il 33% esprime preoccupazione. Si riduce anche la percezione del rischio legato alla sicurezza dei pagamenti con dispositivi mobili: si passa dal 65% del 2016 al 59% di quest’anno in Europa (contro il 53% in Italia).  

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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