Nonni welfare, la cessione del quinto per aiutare figli e nipoti

Nonni welfare, la cessione del quinto per aiutare figli e nipoti

Strumento sempre più gettonato

Pubblicato il 7 maggio 2024

I nonni, si sa, danno spesso una mano a figli e nipoti. E lo fanno anche attraverso la cessione del quinto, cioè un prestito che viene ripagato versando – appunto – un quinto dello stipendio o della pensione. Secondo un sondaggio svolto da Stand Out su 10.000 over 65, è uno strumento molto gettonato soprattutto per comprare o ristrutturare casa, ottenere un consolidamento dei debiti ma anche per aprire un’attività imprenditoriale per figli o nipoti.

Un quinto per la famiglia

Capita di frequente che chi ha scarse disponibilità liquide abbia anche maggiori difficoltà a ottenere un prestito. Solo per fare un esempio: è spesso richiesto un contratto a tempo indeterminato, che i più giovani hanno meno probabilità di avere. Ecco allora subentrare questa forma indiretta di welfare familiare: chi è in pensione o prossimo alla pensione ottiene con relativa facilità un prestito dietro cessione del quinto.  

Una quota sostanziosa delle richieste va proprio in questa direzione: il 19% punta ad aiutare un figlio o un nipote nel realizzare un progetto imprenditoriale come aprire una nuova attività, il 14% per comprare casa, l’11% per studiare all’estero. Cui si aggiunge un 10% per sostenere le spese matrimoniali. Molto gettonate anche le richieste per ristrutturare un immobile (15% del campione) e per un efficientamento energetico (18%).

C’è, infine, un 13% che ha come obiettivo il consolidamento dei debiti. La cessione del quinto, infatti, permette di rinegoziare quelli in corso. In pratica: accorpando tutto in una sola rata mensile si paga meno rispetto alla somma delle rate in essere.

Perché gli over ricorrono alla cessione del quinto

Ma perché la cessione del quinto piace così tanto agli over? La chiave sembra stare soprattutto nella parola “cautela”. È infatti una formula che permette di avere un quadro chiaro di quanto si andrà a versare mensilmente, limitando così il rischio di sovraindebitamento. Può inoltre essere richiesta anche da chi è stato segnalato per insolvenza. E visto che la cessione del quinto è, per legge, accompagnata da un'assicurazione, prevede tutele in caso di scomparsa prematura o di licenziamento, evitando così di “scaricare” il debito sugli eredi.  

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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