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Mercato auto Italia: è crisi nera

20 apr 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

mercato auto italia e crisi nera

Tornati ai livelli del 1967

Ancora una debacle per il mercato italiano dell’auto. Nel solo mese di marzo, in pratica subito dopo l’avvio del conflitto in Ucraina (iniziato il 24 febbraio) sono state vendute appena 119.497 auto: un numero che segna il crollo del 29,7% delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2021.

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Ancora più pesante il bilancio se il dato venisse riferito al marzo 2019, ultimo mese di marzo senza effetto covid: in questo caso il mercato italiano dell’auto precipiterebbe agli inferi, registrando un pesantissimo -38,5%.

I prestiti auto non collaborano a rendere la situazione meno incerta, anzi: si attendono gli incentivi, che però stentano ad arrivare.

Primo trimestre, - 24,4%

Situazione analoga anche a considerare i dati del primo trimestre 2022: da gennaio a marzo, infatti, le immatricolazioni sono state 338.258, con un crollo del 24,4% sul primo trimestre 2021 e del 37,1% sui primi tre mesi 2019.

Guardando il volume di nuove auto vendute nel primo trimestre di quest’anno, si nota come, drammaticamente, le immatricolazioni sono tornate a 55 anni fa: con 1,13 milioni di vetture immatricolate, infatti, il livello si avvicina a quello registrato nel 1967.

Rese note le cause della crisi

La pandemia, prima di tutto, che ha provocato nel 2020 il crollo del pil e la flessione del reddito delle famiglie e che continua a pesare come un macigno sui consumatori. Poi c’è la difficoltà dei produttori nell’approvvigionamento dei chip, che ha allungato i tempi di consegna, portandoli anche a un anno.

Ancora: la guerra in Ucraina e l’impatto psicologico, ma anche la fiammata dell’inflazione, che incide sul potere di acquisto, la minaccia di una nuova stagflazione come quella che il mondo conobbe negli anni ‘70, dopo il primo choc petrolifero dei paesi Opec.

Un altro freno è costituito dalle incertezze legate alla svolta elettrica intrapresa dal settore: una svolta innovativa che spinge molti automobilisti a rinviare l’acquisto di una nuova auto.

In attesa degli incentivi…

Il mercato italiano, però, è costretto a fare i conti anche con la mancata adozione degli incentivi che il Governo ha varato solo pochi giorni fa dopo tante incertezze. Secondo il presidente di Promotor, Gian Primo Quagliano, questo rappresenta un freno importante per una domanda che trova difficoltà a essere soddisfatta.

Chi è interessato all’acquisto di un’auto, infatti, oggi non compra perché attende di poter usufruire degli incentivi. Un meccanismo analogo sta operando anche sul mercato degli pneumatici: anche in questo caso è stato preannunciato un bonus per l’acquisto che però non è ancora stato reso effettivo.

…le elettriche cantano vittoria

Nel frattempo, la fiducia dei concessionari ha toccato quota 15, livello già visto in altri periodi di crisi, ossia a maggio 2020, in piena emergenza sanitaria e nel 2012, dieci anni fa, nel momento peggiore della crisi finanziaria globale.

Gli unici a cantare se non proprio vittoria ma almeno alleluja, sono gli acquirenti di veicoli green. Perché se per le auto tradizionali si è ancora in attesa degli incentivi, quelli per l'acquisto di veicoli green sono numerosi: si va dall'Ecobonus che sconta fino a 5.000 euro il prezzo di listino dell'auto a zero o basse emissioni, sino al credito d'imposta del Bonus mobilità, che può raggiungere i 750 euro.

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