Credito, e l’Europa che fa?

Credito al consumo al centro delle attenzioni della Commissione europea anche in estate. Agli albori della stagione calda, infatti, Bruxelles ha proposto la revisione di due normative Ue con l’obiettivo di rafforzare i diritti dei consumatori in un contesto modificato – e non poco – dalla digitalizzazione e dalla pandemia di Covid-19.

Di quali normative stiamo parlando?

Della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti e delle norme sul credito al consumo. La prima è la General Product Safety Directive, in sintesi GPSD, nel cui perimetro rientrano quasi tutti i prodotti, esclusi quelli farmaceutici, i dispositivi medici e gli alimenti (regolati separatamente) e inclusi invece quelli connessi alla pandemia di Covid-19 e destinati ai consumatori, come i gel igienizzanti e le mascherine.

L’altra è la direttiva 2008/48/CE, alla quale altre volte abbiamo fatto cenno e che riguarda i contratti di credito ai consumatori. Varata più di un decennio fa, la direttiva ha avuto il merito di dare vita a un quadro armonizzato a livello di Unione europea per la regolamentazione del mercato del credito al consumo, tenendo a mente la tutela dei consumatori e l’equità del loro accesso al credito.

Il punto, ora, è che dall’entrata in vigore della direttiva a oggi sono trascorsi ben 13 anni, e non sono stati anni qualsiasi: in questo lasso di tempo all’apparenza breve i motori del processo di digitalizzazione si sono scaldati per bene e hanno preso a girare ai massimi, sostenuti in questo, nell’ultimo anno e mezzo, proprio dalla pandemia di Covid-19.

E il mercato del credito – fra gli altri mercati – ne è stato profondamente influenzato e modificato. Le revisioni proposte hanno proprio l’obiettivo di adeguare la normativa agli attuali scenari, sempre nell’ottica di tutelare al meglio i consumatori.

Più sicurezza e tutele: ecco come

In sostanza, per dirla con V?ra Jourová, vicepresidente per i Valori e la Trasparenza, il digitale ha rivoluzionato acquisti, servizi e mercati finanziari. E proprio per questo l’Europa intende rafforzare la protezione dei consumatori su due fronti:

•    da un lato, aiutandoli a evitare i rischi legati al credito;
•    dall’altro, dando corpo a norme ancor più rigorose in materia di sicurezza dei prodotti.

Previste maggiori responsabilità a carico degli attori del mercato e, ha aggiunto Jourová, “per quelli meno scrupolosi sarà più complicato celarsi dietro complicate formulazioni giuridiche”.

Il commissario per la Giustizia Didier Reynders ha ulteriormente chiarito il punto: “La crisi della pandemia di Covid-19 ha inciso sui consumatori in molti modi, e molti hanno incontrato difficoltà finanziarie. La digitalizzazione, accelerata dalla pandemia stessa, ha determinato un incremento degli acquisti online, cambiando profondamente il settore finanziario. È nostro dovere tutelare i consumatori, in particolare quelli più vulnerabili, ed è esattamente quello che stiamo facendo con la revisione delle norme vigenti dell’Unione europea sul credito al consumo e sulla sicurezza generale dei prodotti”.

Merito creditizio e non solo

La revisione della direttiva sul credito al consumo, in particolare, punta a far passare un concetto chiave: e cioè che le informazioni sui prestiti vadano presentate in modo non solo chiaro ma anche adeguato ai dispositivi digitali, affinché i consumatori capiscano quale impegno si stanno assumendo con la loro firma.

Non solo: secondo quanto ha spiegato la stessa Commissione nel comunicato stampa col quale ha annunciato le due imminenti revisioni, c’è anche l’obiettivo di migliorare le norme per la valutazione del merito creditizio, che – lo ricordiamo – indica la capacità del consumatore di rimborsare il credito ricevuto.

Lo scopo è, ancora una volta, contrastare l’eccessivo indebitamento.

Ma c’è dell’altro: il regolamento imporrà agli Stati membri l’obbligo di promuovere l’educazione finanziaria e di garantire che venga messa a disposizione dei consumatori una consulenza in materia di debito.

A quando le nuove norme?

L’iter di revisione è appena agli inizi: le due proposte dovranno superare l’esame del Parlamento e del Consiglio Ue. Non ci resta quindi che rimanere sintonizzati per seguire gli sviluppi.
 

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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